Italia in Rosa 2018 lancia il patto dell’Orgoglio Rosé

MONIGA - Partenza boom con 1.700 presenze, venerdì, per Italia in Rosa 2018. A Cantine Scolari il Trofeo Pompeo Molmenti 2018. Siglato il Patto d’intesa per la promozione dei Rosè.

E’ stata inaugurata venerdì 1 giugno con un pubblico da tutto esaurito l’undicesima edizione di Italia in Rosa, il festival di Moniga del Garda dedicato al mondo dei rosé: partenza boom con oltre 1700 persone solo nella prima giornata, mentre questa mattina, sabato 2, consueto momento di approfondimento del sabato con  l’affollatissima masterclass “Dal Lago di Garda la prima risposta italiana al mondo dei “Vini Rosè”: il Patto d’intesa per la promozione dei Rosè, Rosati e Chiaretti da uve autoctone “Valtènesi, Chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel Del Monte e Salice Salentino” e il Confronto internazionale per tendenze, stili e tradizione”.

“Siamo soddisfatti  – ha detto il presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti inaugurando ufficialmente la mattinata -. Il nostro obbiettivo era parlare con le nuove generazioni, rilanciando il Chiaretto a confronto con le altre grandi produzioni rosa del nostro Paese:: credo che alla luce dei risultati del primo giorno di Italia in Rosa questo risultato si sia concretizzato, con oltre 1700 persone,spesso giovanissime, all’insegna di una degustazione consapevole e di qualità. La dimostrazione di come l’enogastronomia diventi elemento sempre più importante e decisivo per un territorio come il Garda che convoglia ogni anno 28 milioni di presenze”.

A tener banco nell’incontro il suddetto patto a cinque sottoscritto dal Consorzio Valtènesi con altre quattro importanti realtà italiane storicamente vocate alla produzione di rosè: insieme i cinque Consorzi rappresentano oggi una produzione superiore ai 16 milioni di bottiglie.

Un momento della masterclass. Da sinistra: Angelo Peretti, Elizabeth Gabay e Alessandro Luzzago.

 

“Questo patto – ha detto il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago – nasce come naturale conseguenzza della prima vendemmia in Valtènesi in cui tutti i produttori hanno lavorato uniti sotto un’unica denominazione: la naturale conseguenza è stato l’avvio di un percorso di collocamento nel panorama mondiale dei rosè, rafforzato, proprio con la crescita continua di Italia in Rosa che è ormai considerata non solo una rassegna ma anche un momento di sintesi e riflessione. Ora, insieme ad altri quattro consorzi, abbiamo dato vita ad un atto di alto valore simbolico e fondativo: essere uniti insieme sotto il segno della storicità e dell’utilizzo di uve autoctone è senza dubbio la strada vincente”.

Protagonisti della masterclass il giornalista Angelo Peretti di Internet Gourmet e la giornalista britannica Elizabeth Gabay, autrice del libro “Rosé: Understanding the pink wine revolution”, unica Master of Wine specializzata nei rosati, forse una delle massime autorità in materia.

“In Italia abbiamo una grande tradizione storica che non sappiamo ancora valorizzare – ha detto Angelo Peretti -. In Francia su 100 bottiglie consumate 34 sono di rosé: in Italia siamo solo a 6 bottiglie su 100. Numeri impressionanti per il terzo produttore al mondo di  vino rosato, che si trova però ultimo nella graduatoria dei consumatori nel mondo occidentale. Non riconosciamo in questo vino qualcosa di identitario del nostro mondo vinicolo. Per questo dobbiamo inaugurare una nuova stagione nel segno di un vero e proprio Orgoglio Rosé”.

 

Alessandro Luzzago e Elizabeth Gabay.

 

D’accordo Elizabeth Gabay. “La storia prova che il rosé è un vino senza alcun complesso di inferiorità rispetto a rossi e bianchi: un prodotto quindi da difendere con orgoglio, nella tutela delle singole identità e senza cedere ai compromessi del mercato. Per questo sono convinta che il Patto firmato dai cinque consorzi sia una grande decisione che va senza dubbio nella giusta direzione”. La scrittrice ha poi consegnato a ciascun consorzio una copia autografata del proprio libro “Rosé: Understanding the pink wine revolution”.

La prima giornata di Italia in Rosa è stata anche coronata dalla tradizionale cerimonia di assegnazione del Trofeo Pompeo Molmenti, il riconoscimento riservato ai Chiaretti dell’ultima vendemmia (in questo caso il 2017). Alla competizione hanno partecipato esclusivamente i 22 Chiaretti che la scorsa settimana sono stati incoronati con l’Eccellenza (punteggio pari ad almeno 85/100) al Concorso Enologico Nazionale per la Doc Valtènesi-Garda Classico della Fiera del Vino di Polpenazze. La seconda selezione dei magnifici 22 ha visto trionfare l’azienda agricola Scolari di Raffa di Puegnago con il Valtènesi Chiaretto Doc 2017.

La consegna del Trofeo Pompeo Molmenti. Da destra: Alessandro Luzzago, il presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti e tre generazioni della famiglia Scolari dell’omonima azienda di Raffa.

 

Italia in Rosa si conclude domani, domenica 3 giugno nel castello di Moniga, con orario sempre fissato dalle 17 alle 23, proponendo in degustazione ai visitatori oltre 200 rosé presentati da 160 cantine di tutta Italia.

Il programma di questa sera sabato 2 

ore 17.00 Apertura al pubblico di ITALIA IN ROSA
ore 17.00-18.00 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 18.15 Degustazione guidata “I ROSATI DI DEGUSTO SALENTO” condotta da Jlenia Gigante
ore 19.30 Degustazione guidata “I ROSATI DI MAREMMA” introduce Elisabetta Ceccariglia di RosaeMaris
ore 20.30 Degustazione guidata “CHIARETTO, CERASUOLO, ROSATO: I ROSÉ AUTOCTONI ITALIANI” condotta da Angelo Peretti, direttore The Internet Gourmet.
ore 23.00 Chiusura manifestazione

Il programma di domenica 3 giugno

ore 17.00 Apertura al pubblico di ITALIA IN ROSA
ore 18.00 Degustazione guidata “I ROSATI DEI VIGNAIOLI VENETI”
ore 19.00 Degustazione guidata “I ROSATI DI DEGUSTO SALENTO”
condotta da Jlenia Gigante
ore 22.00 Termine accesso al pubblico
ore 23.00 Chiusura manifestazione

 

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