Il “cubo” è finito. Ecco il nuovo padiglione eventi della Rocca

LONATO - Fondazione Ugo Da Como e Comune annunciano la fine lavori della costruzione del nuovo padiglione eventi alla Rocca. Un intervento che ha suscitato polemiche a non finire.

Il lungo iter progettuale, avviato due anni fa, è stato segnato da polemiche e contestazioni che hanno ritardato la consegna dell’edificio, ma non hanno intaccato la determinazione della Fondazione che ha agito al fine di garantire al complesso monumentale di cui è proprietaria (la Rocca visconteo veneta; la Casa Museo; l’eccezionale Biblioteca con gli archivi e i rari autografi; il parco e i giardini) maggiori entrate economiche da impiegarsi per la manutenzione ordinaria e straordinaria del vastissimo patrimonio monumentale, librario e artistico che le venne legato dal Senatore bresciano Ugo Da Como (1869-1941).

Il progetto è stato ampiamente contestato, per l’impatto e per l’inserimento da alcuni ritenuto forzoso di una struttura moderna fra le mura della antica Rocca, monumento nazionale. Ci sono state polemiche in Consiglio, esposti in Procura e interrogazioni parlamentari. Ora che la struttura è finita ognuno potrà fare le sue valutazioni.

Il nuovo padiglione, polivalente, attrezzato anche con una cucina, ma essenzialmente destinato a eventi di natura istituzionale e privata (meeting, conferenze, convegni, mostre ma anche matrimoni, cerimonie private, ecc.) permetterà a un più ampio pubblico di conoscere la Rocca e il patrimonio che Ugo Da Como intese lasciare alla pubblica fruizione, non da ultima proprio quella dei cittadini di Lonato del Garda.

Lo spazio principale, dall’ampia metratura (345 mq disponibili per una capienza massima di 290 persone), si presta a ospitare differenti tipologie di eventi. La cucina del padiglione è gestita, al bisogno, dalla società Padovani e Benuzzi catering di Rezzato.

Il nuovo padiglione eventi alla Ricca dio Lonato.

 

La bontà dell’intervento ha comportato il pieno appoggio di tutti gli Enti pubblici, che hanno approvato e autorizzato la costruzione, principalmente la Soprintendenza e il Comune di Lonato del Garda.

Dall’utilizzo del nuovo padiglione ci si attende una programmazione di eventi durante l’intero anno al fine di potenziare la valorizzazione di un luogo di grande fascino e importanza storica.

La Fondazione Ugo Da Como registra oggi (tra le visite ordinarie alla Rocca e alla Casa Museo) circa 90.000 presenze, garantendo un’ampia attività didattica rivolta anche alle scuole di tutta l’Italia settentrionale e l’accessibilità alla consultazione della Biblioteca, degli Archivi costituiti dal Senatore.

Ai fondi pervenuti alla Fondazione dalle disposizioni testamentarie di Ugo Da Como si sono nel tempo aggiunti la donazione del fondo archivistico del maggiore architetto bresciano della seconda metà del XIX secolo Antonio Tagliaferri e il deposito del fondo librario dell’imprenditore bresciano Luigi Nocivelli, qualificando l’Istituzione bresciana che ha sede a Lonato, considerata tra i principali istituti culturali della Lombardia.

Le grandi vetrate del nuovo padiglione.

 

Il progetto del nuovo padiglione è stato sviluppato dall’Architetto Nicole Bonini (originario di Lonato) socia dello studio TOP TAG – con sedi a Milano e a Lonato – di cui fanno parte anche l’Architetto Nick Bellora e il designer/scenografo Francesco Carli.

Il Presidente, prof. Sergio Onger, e il Direttore generale e vicepresidente, Ambasciatore Antonio Benedetto Spada, della Fondazione hanno scelto il coinvolgimento di aziende bresciane leader nel settore: Campana costruzioni; Elpa Elettrotecnica; EcoTherm per la parte idraulica e il Vivaio dei Molini per la cura del verde che caratterizza fortemente il contesto del nuovo padiglione.

Le principali manifestazioni organizzate dalla Fondazione Ugo Da Como e ospitate nel complesso monumentale di Lonato del Garda sono: Fiori nella Rocca, Lonato in Festival e Fiabe nella Rocca.

Informazioni – Fondazione Ugo Da Como – Via Rocca, 2 – Lonato del Garda (Brescia) – Tel. 0039 0309130060 – www.fondazioneugodacomo.it[email protected]

Il cosiddetto «Cubo di vetro» in realtà è un parallelepipedo. E’ fatto di vetro, acciaio e legno.

 

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