Garda veronese: depuratore in cantiere entro il primo semestre 2019

PESCHIERA - Oggi, martedì 11, la conferenza stampa di AGS a seguito all’ordinanza del TAR Veneto che ha confermato l’aggiudicazione per la progettazione definitiva del nuovo collettore del Garda (sponda veronese). Azienda Gardesana Servizi ha inoltre illustrato le tempistiche per i prossimi impegni a favore del lago.

La priorità di Azienda Gardesana Servizi è recuperare il tempo perduto per arrivare ad aprire i primi cantieri del nuovo collettore del Garda, sponda veronese, entro l’anno prossimo.

Dopo l’ordinanza del Tar Veneto, che ha respinto l’istanza di sospensione di Technital Spa, questa mattina il presidente di Ags Angelo Cresco e il direttore Carlo Alberto Voi hanno chiarito i futuri obiettivi da raggiungere. Alla conferenza stampa erano presenti anche i consiglieri del Cda di Ags, Franco Munari e Luca Dal Prete, e il legale Giangiuseppe Baj.

“Noi abbiamo una missione da completare – ha detto il presidente Cresco – ed è la realizzazione del nuovo collettore del lago. Siamo sereni, lo eravamo anche prima che si esprimesse il Tar, perché possiamo contare sul lavoro di un gruppo dirigente che merita stima e fiducia. Quindi, abbiamo fiducia nella magistratura, ma ancor più nel nostro operato, per cui riteniamo che sarebbe una scelta sbagliata aspettare i tempi dei ricorsi. Daremo il via alla progettazione definitiva per rispettare le tempistiche che ci siamo dati e per fungere anche da stimolo ai colleghi bresciani”.

Sulla riviera bresciana la situazione è infatti in stand by: ancora non è stato deciso dove localizzare il depuratore a cui dovranno confluire i reflui della sponda lombarda (mentre quelli della riviera veronese, più quelli di Sirmione e Desenzano, continueranno a confluire all’impianto di Peschiera).

Va ricordato che il prossimo 9 gennaio, il Tar entrerà nel merito della discussione del ricorso presentato da Technital, pur ritenendo che non ci siano ragioni per accordare la sospensione. Inoltre, anche la Corte dei Conti ha confermato lo stanziamento da 100 milioni di euro, 40 dei quali destinati alla sponda veronese e 60 per quella bresciana, per completare l’infrastruttura, che ha un costo complessivo di 220 milioni.

Il presidente di Ags Angelo Cresco durante la conferenza stampa di questa mattina.

 

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il direttore Carlo Alberto Voi – è quello di recuperare il tempo perduto. Bisogna ricordare che abbiamo un limite temporale, fissato in 8 anni, per utilizzare i fondi già stanziati. A questo punto non procedere sarebbe rischioso. Quindi, sentiti i pareri legali, imposteremo i prossimi passi perché il finanziamento va utilizzato bene e in fretta”.

Se le tempistiche verranno rispettate, entro fine anno sarà completata la fase di progettazione definitiva del nuovo collettore per la sponda veronese. “Il nostro obiettivo – ha chiarito Cresco – è quello di avviare i primi cantieri entro il primo semestre del 2019. Per questo incontreremo a breve Ato Veronese e Ato Bresciano per definire le procedure migliori”. Dopo la conclusione della progettazione definitiva, l’intento è quello di procedere per stralci alla progettazione esecutiva e alla cantierizzazione dell’opera.

La conferenza stampa di Ags.

 

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