Baldo: i cinghiali si avvicinano alle case, sono un pericolo

GARDA VERONESE - Il comandante dei Carabinieri forestali di Costermano lancia l'allarme: «La presenza così massiccia dei cinghiali sul monte Baldo è un grosso problema da non sottovalutare».

Sull’alto Garda veronese (non che l’alto Garda sia messo meglio) è vivo il dibattito sulla presenza considerevole di cinghiali.

Sulla questione interviene il comandante di Stazione Carabinieri forestale di Costermano sul Garda, Paolo Benciolini, che rilascia al quotidiano L’Arena le seguenti dichiarazioni: «La presenza così massiccia dei cinghiali sul Monte Baldo è, sicuramente, un grosso problema da non sottovalutare. Questi non sono animali autoctoni e stanno creando enormi inconvenienti dal punto di vista sia ambientale sia della sicurezza. Per quanto riguarda l’ambiente stanno distruggendo tutti i cotici erbosi della zona montana, fino a circa 1.100 metri di quota: si tratta in maggioranza di pascoli, con il rischio di provocare dissesti idrogeologici a causa dell’infiltrazione di acque nel terreno».

Poi c’è la questione sicurezza: «Visto che questi animali si stanno avvicinando alle zone abitate, dove sono spesso entrati anche in proprietà private, possono diventare pericolosi per la incolumità pubblica. Sicuramente trovarsi davanti a un cinghiale nelle proprie case non è piacevole».

Che fare, dunque? Conclude Benciolini: «Tocca alla Regione decidere le soluzioni di intervento più mirate a risolvere il problema di queste massicce intrusioni. Tale ente, delegando la Provincia, ha infatti già incaricato squadre abilitate al prelievo, che non sono però sufficienti a contenere il danno. Si dovrà individuare un sistema più capillare per eliminare il cinghiale dal territorio baldense, dove è stato introdotto ma che non è il suo, non limitandosi a semplici battute estemporanee che non hanno per ora risolto il problema».

 

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