La minoranza contro il Daspo ai No Tav: “Atto da sceriffo del Far West”

LONATO - Fa ancora discutere il Daspo urbano applicato ai No Tav che hanno manifestato al convegno Coldiretti a Lonato. L’opposizione: «Nel Regolamento non v’è cenno che i cittadini non possano manifestare pacificamente le proprie idee».

La polemica è scoppiata quando è stato applicato il “Daspo urbano” (leggi qui la notiziaai “disturbatori” del convegno Coldiretti, organizzato la sera del 17 gennaio in municipio, nell’ambito della 61esima Fiera regionale di Lonato del Garda (qui la notizia della contestazione).

Sulla questione interviene la minoranza consiliare. Ecco il comunicato diffuso dai consiglieri comunali Daniela Carassai per Ritrovo Lonato, Andrea Locantore e Flavio Simbeni per Progetto Lonato, Magazza Rossella per M5S e Paola Perini per PD.

«Nel Consiglio Comunale del 28 dicembre 2017 la Maggioranza ha votato l’art. 16 bis del Regolamento di Polizia Urbana con il voto contrario dei sottoscritti consiglieri di opposizione. Nel Regolamento non v’è cenno che i cittadini non possano manifestare pacificamente le proprie idee.

Se quindi il Regolamento non prevede che un cittadino non possa esporre silenziosamente uno striscione e delle bandiere durante un dibattito pubblico, se i componenti del gruppo NO TAV non erano ubriachi, non intralciavano il traffico, non stavano compiendo atti contrari alla pubblica decenza, non stavano esercitando commercio abusivo … In nome di cosa è stato dato il DASPO dal Sindaco e dalla Comandante della Polizia Locale? E perché l’Assessore alla Sicurezza Vanaria li ha provocati, aggrediti verbalmente e poi fisicamente? Eccesso di potere?

Il fatto è che a Lonato è ormai diventato molto difficile dissentire, si rischia di essere querelati, minacciati ed ora addirittura allontanati dal paese con una ammenda in nome di un “bel DASPO” semplicemente perché si manifestano liberamente le proprie idee: principio sancito dalla Costituzione.

E’ un clima politico intimidatorio, dove il dialogo politico è stato sostituito con “atti da sceriffo nel far west”, sberleffi nei confronti dei consiglieri di opposizione mentre in Consiglio Comunale espongono le loro argomentazioni, attacchi personali quando diventa difficile argomentare sui fatti, censura delle idee contrarie all’Amministrazione, attacchi fisici nella stessa Maggioranza, mancanza di dialogo con i cittadini che troppo spesso non hanno risposte alle loro richieste, minacce e gare di slalom per bypassare le regole.

Forti con i deboli, deboli con i forti. Non è questo che noi vogliamo per il nostro paese; il confronto, anche se duro, deve essere democratico e non può mancare di etica e moralità, cosa che a Lonato sembra essere stata dimenticata.

Pensiamo che l’Assessore alla Sicurezza Roberto Vanaria debba rassegnare dimissioni immediate, perché da rappresentante delle istituzioni ha avuto un comportamento inaccettabile».

 

Cosè il Daspo urbano?

Sulla falsariga di quello previsto per le manifestazioni sportive (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive), il DASPO Urbano identifica la procedura di multa e allontanamento nei confronti di chi pone in essere condotte che limitano la libera accessibilità e la fruizione di infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie e aeroporti).

Il DASPO urbano colpisce chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo.

Può poi essere allontanato chi ha precedenti per spaccio o consumo di alcol e droghe da locali, uscite di scuole o comunque da zone sensibili. E, più in generale, può essere punito chi compie «atti contrari alla pubblica decenza».

La protesta No Tav al convegno Coldiretti.

 

E a proposito di Tav, le minoranze hanno inoltre chiesto la convocazione di un Consiglio comunale  per il ritiro della delibera di approvazione dell’area di cantiere presso le ex cave Vezzola, sottoposta a sequestro.

 

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