La villetta del clan mafioso diventa la “Casa della Legalità”

MANERBA - Sabato 26 l'inaugurazione dalla "Casa della legalità", immobile sequestrato alla mafia, edificato illegalmente per riciclare denaro sporco che ora diventa un luogo di laboratori e incontri a disposizione della comunità.

Sabato sul Garda sarà una giornata di festa. “Ostinàti – La legalità è un viaggio a passo lento”, il festival che celebra la chiusura del primo anno di attività del progetto Legami Leali, vivrà il suo momento più significativo e rappresentativo: l’inaugurazione del primo immobile confiscato alla criminalità organizzata riattivato dal progetto.

Si tratta di una villetta confiscata in via dei Colli a Manerba del Garda, che diverrà una “Casa della legalità”, ovvero un polo della conoscenza e dell’approfondimento sul tema della legalità, a disposizione, in questa prima fase, principalmente per le scuole.

La giornata è intensa. Si comincia alle 9 presso nell’oratorio di Manerba, con un dibattito sul tema delle confische alla criminalità organizzata.

A seguire, alle 10.30, associazioni e cittadini di Manerba saranno coinvolti in una “passeggiata della legalità”, da piazza Aldo Moro a via Dei Colli, sino alla villetta, per il taglio del nastro, alle 11.45, e l’affissione della targa. L’immobile sarà intitolato a una vittima di mafia, il cui nome verrà svelato il giorno dell’inaugurazione

La mattinata si concluderà con uno spiedo conviviale presso l’oratorio di Manerba del Garda (per partecipare: 0365-521221).

All’interno dell’immobile è tutto pronto, mancano solo gli ultimi preparativi.

 

La villetta, edificata per riciclare denaro sporco, venne confiscata ai boss del clan Cicimarra nel 2001 e passò nelle disponibilità del Comune di Manerba nel 2009. Da allora è stata in parte utilizzata come sede dell’Avis locale. Ma ora diventa una vera “casa della legalità”, un simbolo forte, davanti agli occhi di tutti: l’illegalità e la criminalità non pagano, i boss finiscono in carcere e i loro beni vengono riconsegnati alla comunità.

«Il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata – dicono i responsabili di Legami Leali – è una delle grandi sfide del nostro tempo, e una grandissima opportunità per le comunità. Ogni metro quadro liberato dalle mafie e restituito alla collettività ha significato avviare processi di rigenerazione su più livelli: culturale, simbolico, etico, economico. E’ quindi con grande orgoglio che, dopo un anno di lavoro con gli studenti e i cittadini gardesani, con il Comune di Manerba del Garda e con gli esperti di Euricse e SIBEC – Scuola Italiana Beni Comuni; dopo una bellissima esperienza di campo realizzata questa estate con Libera Lombardia e con tanti giovani provenienti da tutta Italia, inauguriamo la Casa della Legalità, il primo immobile confiscato riattivato da Legami Leali».

Nel corso del triennio, il progetto si occuperà oltre che della riqualifica della villetta di Manerba, anche di altri 4 immobili confiscati nei comuni di Padenghe sul Garda, Soiano del Garda, Puegnago del Garda (in quest’ultimo paese gli immobili sono due), costruendo esperienze condivise di cura della comunità per dare una sostanza tutta nuova al concetto di legalità.

 

 

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