Apertura scolmatore Adige-Garda ridotta al minimo

LAGO DI GARDA - Le prove di scarico del tunnel Adige-Garda sono iniziate alle 11 di martedì e terminate tre ore dopo. Soddisfatti gli enti gardesani, che si augurano che in futuro le decisioni in proposito vengano prese collegialmente.

Prove di scarico e operazioni manutentive del tunnel scolmatore Adige Garda limitate a tre ore. Giusto il tempo di verificare che tutto funzionasse, poi le paratoie sono state chiuse.

La Provincia di Trento, ente gestore dello scolmatore di 11 km che consente di scaricare l’acqua dell’Adige nel lago quando il fiume è in piena, non ha lasciato cadere nel vuoto gli appelli a tutela del lago lanciati nei giorni scorsi dagli enti gardesani (Comunità del Garda, Ats Garda Ambiente, Garda Uno e Azienda Gardesana Servizi) e le associazioni ambientaliste (WWF e Unione Pescatori Sportivi).

«Le prove di scarico, che in un primo tempo erano programmate da lunedì 2 a venerdì 6 marzo, sono iniziate alle 11 di martedì – dice il segretario della Comunità del Garda Lucio Ceresa – e sono terminate tre ore dopo. Tra l’altro il rilascio della portata massima prevista di 50 metri cubi al secondo non è stato continuativo». Insomma, si è cercato di limitare al massimo l’immissione di acque provenienti dall’Adige, dannose all’ecosistema lacustre, come aveva fatto notare nei giorni scorsi il WWF Bergamo Brescia: «Acqua più fredda, numerosi detriti, limo, alberi, immondizia raccolta lungo gli argini e molti inquinanti come i numerosi agrofarmaci usati consistentemente nelle culture (la zona interessata di Trento è seconda in Italia per concentrazione di pesticidi nel terreno agricolo). L’acqua del fiume Adige si sa, è molto più inquinata di quella del Garda».

Tra l’altro si segnala che questa volta, e non era mai successo prima, alle operazioni l’Appa, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente di Trento, ha prelevato campioni dell’acqua rilasciata nel lago per esaminarne la qualità.

«Siamo soddisfatti – conclude Ceresa –, ma ci auguriamo che in futuro le decisioni sulle manutenzioni del tunnel, che a nostro avviso non ha senso effettuare ogni anno, siano prese collegialmente».

Le acque dell’Adige si riversano nel lago. Martedì 3 marzo 2020.

 

 

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