Ospedale Rovereto: da lunedì riprende l’attività chirurgica non urgente

ROVERETO - La diminuzione del numero dei contagi da Covid-19 in Trentino consente una rimodulazione dei posti letto della terapia intensiva nelle sale operatorie e quindi una moderata ripresa dell’attività chirurgica. Riparte le programmazione degli interventi non urgenti.

Riprende l’attività chirurgica non urgente all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, grazie alla disponibilità di quattro sale operatorie che garantiranno circa una ventina di sedute alla settimana. La diminuzione del numero dei contagi da Covid-19 consente infatti una rimodulazione dei posti letto della terapia intensiva nelle sale operatorie e quindi una moderata ripresa dell’attività chirurgica programmata a partire da lunedì 27 aprile.

Si tratta ovviamente di una ripresa non a pieno regime, ma di una prima programmazione degli interventi non urgenti che potrà comunque subire modifiche qualora dovessero verificarsi situazioni particolari, come ad esempio un intervento su pazienti Covid-19.

L’attività chirurgica negli ospedali di Rovereto e Trento non è mai stata interrotta totalmente, perché sono sempre stati garantiti gli interventi urgenti, i parti e gli interventi non differibili di classe A. Si tratta soprattutto di interventi per emorragie cerebrali, tumori particolarmente aggressivi e cardiochirurgia.

A fine marzo sono riprese a Villa Igea alcune attività in day surgery per patologie oncologiche e interventi di ginecologia e urologia. Mentre negli ospedali di valle l’attività è ripresa solamente all’ospedale Valli del Noce di Cles, con i primi interventi dello scorso 10 aprile da parte dei chirurghi delle equipe di urologia e ginecologia del Santa Chiara e alcuni interventi di ortopedia. Per gli altri ospedali bisognerà aspettare che diminuiscano i ricoveri dei pazienti Covid.

L’obiettivo delle prossime settimane è quello di aumentare progressivamente il numero delle sedute, in base all’andamento dei ricoveri Covid e alla disponibilità di posti letto in terapia intensiva.

 

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