Salò, i plateatici si allargano per il distanziamento sociale

SALO' – Salò concede l'ampliamento gratuito dei plateatici per dare a bar e ristoranti la possibilità di non perdere posti a sedere e sostenere così, nel rispetto del distanziamento personale, la sostenibilità economica le attività.

SALO’ – Nessuna deregulation selvaggia, nessun via libera alla movida, ma un aiuto concreto alla ripartenza, regolamentato e provvisorio, in vista della riapertura di bar, ristoranti, negozi e alberghi.

Ieri il sindaco Giampiero Cipani ha scritto ai gestori di attività commerciali, ristorative e ricettive: «Il prossimo 18 maggio è prevedibile che venga consentita la piena riapertura delle vostre attività e, comunque, che vi sia un importante e significativo allentamento delle misure restrittive per gli esercizi pubblici. E’ facile immaginare che la nostra cittadina sarà interessata da un significativo afflusso di visitatori e di ospiti soprattutto nei fine settimana».

L’invasione di visitatori è una delle cose che più preoccupa le località turistiche, come Salò. E’ anche vero che ripartire è necessario.

«L’Amministrazione – continua il sindaco Giampiero Cipani – che rappresento intende, ora, implementarle, tenendo ben presente la peculiarità delle vostre attività. Al fine di sostenere l’imminente fase di ripartenza economica e sociale, dopo la riapertura del mercato, seppure limitata al solo settore alimentare, intendo sottoporre alla vostra attenzione e condividere con voi tutti la proposta volta a concedere a titolo gratuito la possibilità, per coloro che sono già titolari di una concessione, di occupare ulteriore suolo pubblico e, per coloro che non sono già titolari di una concessione, di occupare suolo pubblico per la prima volta».

L’occupazione di suolo pubblico secondo le accennate modalità, senza dover provvedere, come già accennato, al pagamento di alcun canone, verrà concessa alle seguenti condizioni:

  • l’occupazione dovrà essere compatibile con lo stato dei luoghi e, quindi, la concessione verrà rilasciata ove possibile;
  • lo spazio ulteriore, per coloro che sono già titolari di una concessione, dovrà consentire di collocare tavolini e sedie per un numero non superiore a quello già in dotazione in condizioni di normalità per permettere di rispettare le necessarie distanze interpersonali;
  • il nuovo spazio da occupare, per coloro che non sono già titolari di una concessione, sarà definito in modo tale da garantire il rispetto delle occorrenti distanze interpersonali;
  • l’occupazione di suolo pubblico non dovrà in alcun modo rappresentare un ostacolo per l’accessibilità dei mezzi di soccorso;
  • l’occupazione di suolo pubblico dovrà rispondere a valutazioni anche di carattere estetico che, tuttavia, sono completamente riservate all’Amministrazione comunale;
  • l’Amministrazione comunale sarà libera di recedere dalla predetta concessione in qualunque momento ed a sua completa discrezione a seguito del costante monitoraggio della situazione;
  • l’occupazione di suolo pubblico non potrà avvenire con strutture fisse in quanto la concessione avrà carattere temporaneo;
  • non potranno usufruire di questo beneficio gli esercizi pubblici che, in quanto già titolari di concessione, risulteranno morosi nel pagamento della COSAP da almeno due anni, fatta eccezione per chi sana la morosità.

Non essendoci molto tempo da perdere, gli interessati alla concessione dovranno presentare all’Ufficio Commercio del Comune la richiesta, corredata da disegno e planimetria, entro il 13 maggio 2020.

 

Come detto non si tratta di un via libera alla movida estiva.

«Al fine di garantire, inoltre, il rispetto di tutte le misure anti-Covid a Salò – continua il sindaco – , verranno istituiti degli appositi servizi di sorveglianza utilizzando personale volontario in grado di segnalare eventuali inosservanze».

Infine Cipani ricorda che l’Assessorato alla Protezione Civile del Comune si è fatto interprete dell’esigenza di agevolare le operazioni di sanificazione dei vostri locali ed ha deciso di raccogliere, attraverso un avviso pubblico, la disponibilità da parte di ditte qualificate e specializzate ad effettuarle secondo condizioni chiare e trasparenti, anche per evitare speculazioni come quelle che, purtroppo, si sono verificate nella vendita di altri dispositivi di protezione individuale, come le mascherine. Vorrei precisare che tale opportunità non è limitata alle sole vostre attività perché anche i cittadini potranno fruirne per sanificare le proprie abitazioni» (ne avevamo scritto qui).

Scarica qui la lettera che il Comune ha inviato agli esercenti.

 

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