Indagine su sierolirevanza Sars-Cov2: ecco in quali Comuni gardesani

Istat e Ministero della Salute avviano l’indagine sulla sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-COV2. L’obiettivo è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Diversi i Comuni gardesani coinvolti.

Istat e Ministero della Salute condividono la titolarità dell’indagine sulla sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-COV2, nell’ambito delle rispettive competenze statistiche e sanitarie.

L’obiettivo dell’indagine è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l’indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il sesso, l’età, la regione di appartenenza, l’attività economica.

Qual è il periodo di rilevazione

La rilevazione parte il 25 maggio 2020.

Il campione

Il disegno del campione effettuato dall’Istat coinvolge 2.015 comuni su tutto il territorio nazionale e 150 mila individui. I nominativi sono stati estratti dall’Istat a partire dai propri registri statistici al fine di assicurare la rappresentatività per genere, sei fasce di età e settore di attività lavorativa a livello nazionale e regionale. Le informazioni raccolte riguardano lo stato di salute e le condizioni socio-economiche del soggetto intervistato in relazione all’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto.

I Comuni gardesani coinvolti sono: Toscolano Maderno, Salò, Roé Volciano, Polpenazze, Manerba, Calvagese della Riviera Desenzano, Lonato, Valeggio sul Mincio, Lazise, Bardolino, Caprino Veronese, Nago-Torbole, Arco, Riva del Garda e Ledro (scarica qui l’elenco completo dei Comuni coinvolti).

Come fornire i dati e le informazioni richieste

I cittadini selezionati vengono contattati telefonicamente da operatori della CRI, le chiamate provengono dal loro numero che inizia con 06.5510. Viene somministrato loro un breve questionario e viene concordato un appuntamento per i test sierologici, i quali saranno effettuati presso punti di prelievo individuati da Regioni e Province Autonome o presso punti di prelievo della CRI.
Tra l’altro la Croce Rossa segnala il fatto che la maggior parte delle persone contattate, non risponde al telefono (con prefisso di Roma). Ciò accade per l’inaccettabile invadenza dei tanti, troppi, call center, che quotidianamente ci aggrediscono in tutte le ore del giorno. Tanti di noi non rispondono a numeri che non conosco, ormai esasperati dall’invadenza di richieste commerciali. Facciamo uno sforzo: rispondiamo se sul display appare un numero che inizia con 06.5510 .

Obbligo di risposta

Per ottenere risultati più precisi, è fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo: partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l’intera comunità.

Normativa di riferimento

 

 

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