Puzza a porto San Nicolò, tutta colpa del depuratore

RIVA DEL GARDA - I residenti della zona attorno al depuratore di porto San Nicolò assillati dai cattivi odori. Sembra che in agosto il carico organico sia aumentato in modo inatteso creando problemi.

Segnalazioni di odore sgradevole nei pressi di porto San Nicolò, che sembrerebbe imputabile al depuratore presente in zona, sono giunte agli uffici comunali, ribadite sui social più popolari. Da qui la richiesta del sindaco Adalberto Mosaner alla Provincia di ricercare la causa del problema e di intervenire per risolverlo.

«In questo periodo il depuratore di Riva San Nicolò è passato da una situazione di carico organico contenuto durante il mese di luglio, a una situazione di forte carico organico nel mese di agosto -si legge nella lettera di risposta, arrivata in Comune – in particolare e soprattutto nei fine settimana. Questa variazione repentina del carico, mai registrata negli anni scorsi, ha creato qualche difficoltà alla conduzione del processo biologico, per garantire il raggiungimento degli standard di qualità dell’effluente finale. Le analisi effettuate sul fango attivo non hanno evidenziato variazioni particolari alla microfauna e alla capacità depurativa e di sedimentazione, tuttavia si è manifestata una risalita di fanghi in uno dei due decantatori finali, mentre l’altro ha sempre funzionato regolarmente. Il gestore è intervenuto tempestivamente isolando la decantazione problematica e aumentando proporzionalmente la quota di deviazione dei liquami grezzi verso il depuratore di Riva Arena».

«La presenza di fango flottato sulla superficie del decantatore isolato – prosegue il testo di risposta – può essere stata la causa delle emissioni maleodoranti segnalate dagli abitanti della zona, perché l’irraggiamento solare cui sono esposti i decantatori ha sicuramente determinato un surriscaldamento del fango e un’accelerazione dei processi putrefattivi, accentuando l’emissione di odori. Il gestore ha provveduto a eliminare i fanghi flottati sulla superficie del decantatore mediante aspirazione con autobotte. In generale, per contenere eventuali fenomeni di maleodoranze, il gestore asporta il container dei fanghi disidratati il giorno di giovedì, in modo da non avere stazionamento durante i fine settimana, e ha impartito ai propri operatori l’istruzione di tenere il portone del locale pretrattamenti e la porta del comparto ossidativo chiusi, oltre a utilizzare deodorizzante e prodotti speciali di abbattimento degli odori all’interno e all’esterno degli edifici».

«È stata data al gestore -conclude la Provincia- la disposizione di provvedere alla pulizia dei pozzetti raccoglitori delle schiume (possibile fonte di maleodoranze) anche nelle giornate di sabato e festivi. Si stanno valutando inoltre altri accorgimenti per eliminare fonti di odore residuali».

 

 

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