Depurazione del Garda: sindaci contro

LAGO DI GARDA - I sindaci valsabbini scrivono ai colleghi della Provincia di Brescia cercando sostegno per la richieste di convocazione dell'assemblea dell'Ato. Quelli gardesani fanno altrettanto: «Basta indugi, invitiamo Ato Brescia a procedere»

Il fronte del no ai depuratori sul Chiese, con i sindaci dell’asta del fiume in prima linea, intenzionati a richiedere la convocazione dell’assemblea dei sindaci di Ato, con una mozione che impegni a considerare per la depurazione del lago ipotesi diverse dall’attuale (che prevede di depurare i reflui dei Comuni gardesani a Gavardo e Montichiari, con scarico nel Chiese).

Con una lettera destinata ai sindaci di tutti i Comuni bresciani i primi cittadini del Chiese cercano sostegno tra i colleghi per chiedere la convocazione della conferenza dei sindaci nell’Ufficio d’Ambito.

La raccolta di adesioni per la convocazione della conferenza dei sindaci nell’Ufficio d’Ambito è stata promossa dal primo cittadino di Montichiari, Marco Togni, e sottoscritta dai sindaci di Gavardo, Prevalle e Muscoline (Davide Comaglio, Damiano Giustacchini e Giovanni Alessandro Benedetti).

L’obiettivo della della lettera a tutti i sindaci bresciani è quello di ottenere un sostegno più ampio del minimo richiesto dal regolamento (42 adesioni). tra le preoccupazioni manifestate dai sindaci del Chiese ai colleghi quella relativa all’aumento delle bollette che il progetto comporterebbe a loro dire, costi che graverebbero necessariamente su tutti i contribuenti della provincia.

La contro-lettera dei sindaci gardesani

All’iniziativa dei valsabbini ha replicato ATS Garda Ambiente, l’associazione temporanea di scopo che riunisce i comuni gardesani, che tramite una lettera firmata dal presidente e del vicepresidente, il veronese Giovanni Peretti e il salodiano Giampiero Cipani, si rivolge a sua volta ai sindaci componenti la conferenza dei Comuni ATO Brescia.

«Caro Sindaco – scrivono Peretti e Cipani – in merito alla lettera e relativi allegati trasmessivi dai Sindaci di Montichiari, Gavardo, Muscoline e Prevalle, a nome e in rappresentanza dei Sindaci costituenti l’Associazione Temporanea di Scopo “Garda Ambiente”, ribadiamo con fermezza e determinazione quanto espresso nell’allegata lettera (sottoscritta con firma olografa di 30 Sindaci) inviata al Signor Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In particolare, rimaniamo allibiti e sconcertati per quanto richiesto e proposto dai quattro Sindaci sopraccitati (convocazione Conferenza Sindaci ATO Brescia e mozione di deliberazione), poiché riteniamo che, in questi ultimi tre anni, siano stati valutati e ponderati tutti gli aspetti tecnici, economici e ambientali del progetto da una pluralità di soggetti di indubbia competenza (in particolare docenti ed esperti del Ministero dell’Ambiente e dell’Università di Brescia), nonché per il fatto che non sono più tollerabili dannosi lungaggini e ritardi».

«Conseguentemente – conclude la lettera di Garda Ambiente -, invitiamo ATO Brescia a procedere, senza indugio, sulla base di quanto indicato dalle Autorità ministeriali e regionali, nonché dalla recente seduta del Comitato Tecnico».

Lo schema della futura depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari.

 

 

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