Depurazione: la Provincia pone la pregiudiziale e non vota la mozione Apostoli

BRESCIA - Il Consiglio provinciale di Brescia non si è espresso sulla questione depurazione. Ha posto la «questione pregiudiziale e sospensiva» sulla mozione del consigliere Apostoli. Il presidente Alghisi: «Il Consiglio provinciale non ha titolarità per procedere su questo tema».

Oggi in Consiglio provinciale c’era all’ordine del giorno l’interrogazione del consigliere Marco Apostoli di Provincia Bene Comune, che chiedeva al Consiglio provinciale stesso di «bocciare il progetto che prevede due nuovi depuratori a Gavardo e Montichiari con corpo recettore finale il Chiese, ritenendo che nel rispetto del bacino imbrifero il fiume Mincio, come da oltre 40 anni avviene,  sia il corpo recettore deputato a ricevere gli scarichi da depurazione dei comuni del Garda».

L’assemblea si è appellata all’articolo 80 del regolamento del Consiglio provinciale, che tratta della questione pregiudiziali e sospensiva. In sostanza si è ritenuto che il Consiglio provinciale non avesse la titolarità per esprimersi su questo tema. La mozione, dunque, non è stata ne discussa né votata.

Sono state espresse anche perplessità sull’ammissibilità della mozione stessa, visto che i pareri tecnici sul ciclo idrico integrato fanno capo ad Ato.

Amareggiato Apostoli: «Capisco la difficoltà di gruppi e partiti ad esprimersi su questo tema e la volontà di svicolare. Questo progetto sta spaccando territorio provinciale».

 

 

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