Dall’alboreto di Arco al parco del Vittoriale, i giardini gardesani nel Garden Route Italia

LAGO DI GARDA - Arriva Garden Route Italia, il portale ufficiale dei giardini del Belpaese realizzato da Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il sostegno del MiBACT. Non mancano i giardini del Garda.

Il portale Garden Route Italia annovera nel suo catalogo online un’offerta di oltre 200 giardini da scoprire e da vivere. Giardini storici dal rigoroso disegno geometrico, collezioni botaniche dalle esuberanti fioriture,
giardini informali armoniosamente inseriti nel paesaggio… Luoghi straordinari dove ritrovare, insieme alla Bellezza, i ritmi della Natura

Non mancano i giardini gardesani. Ecco quelli selezionati.

Per la Provincia di Brescia sono segnalati quattro giardini, tutti sul Garda.

Giardino Botanico Heller di Gardone Riviera

C’è ovviamente il Giardino Botanico Heller di Gardone Riviera: il pianeta in un giardino.

La scheda di Garden Route Italia dice: Animato da atmosfere oniriche, questo giardino situato a pochi passi dalla più celebre dimora di Gabriele D’Annunzio, deve le sue origini al medico austriaco Arthur Hruska (1880-1971). Viaggiatore, dentista, chirurgo, etnologo e saggista, Hruska lavorò San Pietroburgo, alla corte dello zar Nicola II di Russia, prima di ritirarsi a Gardone Riviera, dove si appassionò alla botanica. Qui, a partire dal 1903, diede vita a un giardino di circa un ettaro e mezzo, attraversato da numerosi corsi d’acqua e diviso in varie aree tematiche. Con uno spirito enciclopedico e una profonda attenzione per le condizioni climatiche dell’area, Hruska portò sulle sponde del lago di Garda il fascino dei giardini giapponesi, affiancandolo a una ricca collezione di piante grasse, o ancora alle forme colorate e austere di unSteingarten – il giardino roccioso alpino. Più di 2000 specie botaniche si distribuiscono nelle diverse aree del complesso. Le felci, tra cui spicca lOsmunda Regalissi alternano a boschetti di bambù e alle fioriture delle Primule del Tibet e degli Iris che crescono allombra di una grande varietà di alberi e arbusti importati dall’Himalaya, dal Mato Grosso o ancora dell’OceaniaDal 1988 il complesso è di proprietà dell’artista austriaco And Heller (n. 1947) che lo ha arricchito di numerose opere di artisti quali Mimmo Paladino, Keith Haring e Roy Lichtenstein, facendone un “centro di coscienza ecologica”. 

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/giardino-botanico-heller

Giardino Heller
Uno scorcio del giardino botanico Heller, a Gardone Riviera.

 

 

 

 

 

 

Il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera

Non poteva mancare il Vittoriale, la “gabbia d’oro” di Gabriele D’Annunzio. Una dimora e il suo parco, simboli autocelebrativi del “vivere inimitabile” di un poeta amato e controverso, dispiegano un percorso tra simboli e memorie.

Nel 1921, dopo gli anni dell’Impresa di Fiume – tentativo fallito di annettere l’attuale città di Rijeka al Regno d’Italia – Gabriele D’Annunzio si ritirò a Gardone Riviera, dove visse fino alla morte, nel 1938. Qui acquistò la villa del critico tedesco Henry Thode, trasformandola nel luogo-simbolo delle proprie gesta e dei propri ideali. Intorno alla dimora del poeta, la Prioria, un parco profondamente suggestivo si estende su nove ettari. Situato in una posizione panoramica, sul pendio che si tuffa nel Lago di Garda attraverso la Valletta dell’acqua pazza, il complesso includeva la Torre San Marco e la sua darsena. Olivi, allori, lecci, oleandri e altre specie locali circondano una serie di ambienti tematici, concepiti da D’Annunzio in stretta collaborazione con l’architetto Giancarlo Maroni. Vero e proprio parco-museo, il giardino del Vittoriale degli Italiani culmina nel Mausoleo dove è sepolto il poeta. Più a valle si trovano il Teatro all’aperto (ancora utilizzato durante la stagione estiva), l’Esedra con il Tempietto, la Piazzetta Dalmata da cui si accede all’abitazione del poeta, il Museo d’Annunziano, la Nave Puglia, il Fontanone del Delfino, la rimessa del MAS 96 o ancora l’Arengo. In questo ultimo spazio, dove 27 colonne sormontate da un proiettile d’artiglieria celebrano le vittorie della Grande Guerra, D’Annunzio si riuniva con i veterani di Fiume, per cerimonie commemorative nelle sere d’estate.

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/il-vittoriale-degli-italiani

Veduta dei giardini del Vittoriale.

L’Isola del Garda a San Felice del Benaco

Nella splendida cornice del Lago di Garda un’isola-giardinoè dominata da una villa eclettica in stile gotico-veneziano. Eden verdeggiante e segreto, è un luogo ricco di storia perfettamente integrato nella natura che lo circonda.

Attuale proprietà della famiglia Cavazza, quest’isola situata a poco più di 300 metri dalle sponde di San Felice del Benaco fu abitata fin dai tempi dei Romani. Visitata da San Francesco d’Assisi nel 1220 e due secoli più tardi da San Bernardino da Siena, fu sededi un importante convento, soppresso da Napoleone nel 1798. Divenuta proprietà demaniale, l’isola fu rivenduta e transitò nelle mani di vari proprietari. Agli inizi dell’Ottocento divenne residenza dei conti Lechi che costruirono una villa sui resti del monastero. Fu quindi acquistata dal duca Gaetano de Ferrari e da sua moglie Maria Annenkoff che, tra il 1880 e il 1900 incaricarono l’architetto Luigi Rovelli dell’edificazione dell’attuale dimora in stile neogotico veneziano e si occuparono della sistemazione a giardino, importando piante esotiche e terriccio fertile. Sulla terrazza centrale il bel giardino formale ha piante di bosso potate a formare diverse figure, tra le quali lo stemma de Ferrari. Il particolare microclima del lago permette il rigoglio delle palme e la coltivazione degli agrumi in varietàSulla terrazza inferiore, in riva al lago, vi sono invece diversi alberi da fruttotra i quali kaki, limoni, peri, melograni, olivi, arance, pompelmi, fichi d’india, giuggiole e capperi. Ovunque abbondano fioriture multicolori, in particolare rose, mentre a valle, nella parte pianeggiante dell’isola, si estende un parco dalle atmosfere suggestive e selvagge, dove convivono piante tipicamente mediterranee ed altre provenienti da varie parti del mondo, perfettamente acclimatate.

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/giardino-dellisola-del-garda/

isola del garda
Una veduta aerea della splendida Isola del Garda.

Villa Bettoni a Bogliaco di Gargnano

Suggestiva residenza di rappresentanza affacciata sul Lago di Garda, Villa Bettoni ha ospitato celebri personaggi quali Giacomo Puccini, Victor Hugo e Giuseppe Garibaldi. I giardini coniugano il rigore geometrico alla fantasia barocca, e le superstiti Limonaie sono emblematiche del paesaggio gardesano.

 

Edificata dall’architetto veronese Adriano Cristofoli e conclusa da Antonio Marchetti, la villa dei conti Bettoni riflette le atmosfere classicheggianti dell’inizio del Settecento. Un ampio parterre delimitato da due corpi longitudinali e da una terrazza separa la facciata principale dal lago. Sul retro, oltre la strada litoranea che divide l’edificio dal parco, si dispiega a ventaglio un giardino formale che si sviluppa sul pendio della collina. Lo spazio, progettato tra il 1764 e il 1768 dall’architetto fiorentino Amerigo Vincenzo Pierallini, è dominato da una grande esedra con scalinate a doppia rampa, delimitata a valle da una cancellata in ferro battuto. Ai lati dell’esedra sono ancora presenti le strutture superstiti delle limonaie per le quali la villa era celebre. Dal lato opposto, lungo l’asse prospettico della villa, si trova un’imponente scalinata barocca. Al suo apice, risalendo ulteriormente il pendio della collina, doveva trovarsi un tempietto dedicato ad Apollo, mai realizzato. A monte e oltre le siepi dell’esedra deliziose vallette sono animate da uliveti, agrumeti, lauri e allori. Alcune fontane, una grotta e numerosi gruppi scultorei magnificano gli spazi. Le allegorie della Carità e della Gloria, così come la Forza, l’Onore, la Fedeltà e la Prudenza evocano le virtù morali dei proprietari. Un unico programma iconografico lega il giardino alla villa, facendone un complesso monumentale all’altezza delle grandi residenze europee.

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/villa-bettoni

Il giardino di Palazzo Bettoni.

 

Parco Giardino Sigurtà a Valeggio sul Mincio

Per l’area del Garda veronese Garden Route Italia segnala lo splendido Giardino Sigurtà.

L’antica storia del Parco Giardino Sigurtà risale al 14 maggio del 1407, quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che al tempo aveva una funzione puramente agricola.

Si trattava infatti di una fattoria o meglio, come ci raccontano antichi documenti, di un “brolo cinto de mura”: terre coltivate con foraggi racchiuse all’interno di un’alta e sicura muraglia. Nell’ambito del brolo esisteva però anche un altro spazio: un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili.

È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà.
La storia del brolo continua e nel 1417, per dare lustro alla sua proprietà, il nobile Contarini fece costruire, su un edificio già esistente, una “Domus Magna”. La struttura era caratterizzata da uno stabile principale, dove viveva la famiglia Contarini, e da abitazioni minori destinate ai dipendenti che lavoravano le terre.

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/parco-giardino-sigurta

Labirinto al Parco Giardino Sigurtà.

 

 

L’alboreto del Parco Arciducale di Arco

Infine il Garda trentino. Qui il portale Garden Route Italia segnala lo storico alboreto.

Un ampio parco, voluto alla fine dell’Ottocento dall’arciduca Alberto d’Asburgo, circondava la villa di Arco, sua residenza estiva e, grazie al clima mite della zona, vi prosperava una ricca vegetazione con piante provenienti anche da zone tropicali.

Il parco originario di cinque ettari commissionato nel 1872 dall’arciduca, è stato drasticamente ridotto agli inizi del XX secolo ed oggi ne sopravvive solo un ettaro. Nel 1964, grazie alle cure del professor Waler Larcher dell’Università di Innsbruck, è stato recuperato ed accentuato il carattere di “arboretum”. E’ stato strutturato come museo naturale e gestito dal 1993 in connessione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali,con un percorso informativo che specifica i caratteri di ogni esemplare arboreo. Con paesaggi in miniatura sono stati ricostruiti gli ambienti di origine di molte piante subtropicali e asiatiche o contesti come le limonaie, gli stagni o i pendii su cui crescono le ginestre. Il clima mite dovuto alla vicinanza del lago di Garda permette di ospitare circa 200 specie di alberi originari dell’America del nord, del centro e del sud, dell’Asia, dell’Africa, dell’Australia e dell’Europa del sud e del centro. Vi si incontrano lecci centenari e diversi ambienti: un piccolo bosco temperato di aghifoglie; un ambiente mediterraneo con melograni e ciliegi portoghesi; un’oasi di palme; un laghetto circondato da bambù; una zona per le piante utili del Trentino. Oltre una collinetta punteggiata da ginestre si estende l’area delle piante provenienti da climi aridi, con sequoie e piante subtropicali tra le quali agavi, fichi d´India, acacie di Costantinopoli e yucche. Non mancano il bosco mediterraneo di arbusti e cespugli, con diverse piante di agrumi, e un’area riservata alle piante asiatiche come lagerstroemie, cycas, banani giapponesi e clerodendri.

Info: www.gardenrouteitalia.it/gr_offers/arboreto-di-arco/

Parco Arciducale di Arco
L’alboreto del Parco Arciducale di Arco

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