Covid, stop per la caccia e la pesca. Arrivata interpretazione Dpcm

LOMBARDIA - Regione Lombardia ha chiesto chiarimenti su possibilità di praticare caccia e pesca. La Prefettura: «Non sono assimilabili ad attività sportive. Dunque sono sospese».

In seguito alla pubblicazione del Dpcm del 3 novembre che ha decretato la cosiddetta fascia rossa in tutta la Lombardia, la Regione Lombardia ha subito chiesto chiarimenti in merito alla possibilità di svolgere attività venatoria e di pesca dilettantistica.

Il Decreto infatti prevede la possibilità di svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

La Prefettura di Milano ha riferito che, in considerazione dell’attuale contesto epidemiologico e per ridurre al massimo gli spostamenti individuali, si tende a supportare una interpretazione restrittiva. E che quindi l’attività venatoria e di pesca non possono essere assimilate all’attività sportiva consentita del Dpcm.

Salvo che non si tratti di pesca sportiva o di tiro a volo come da allegato provvedimento del Ministro dello sport. Che individua le discipline sportive riconosciute dal Coni.

Le attività di caccia e di pesca, dunque, sono, al momento, da considerarsi sospese.

 

 

I commenti sono chiusi.