Movimento 5 Stelle: “A Desenzano un problema di democrazia”

DESENZANO DEL GARDA - M5S attacca la maggioranza e il presidente del Consiglio Polloni:  «Cavilli del regolamento utilizzati dal presidente Polloni per gestire a sua discrezione la libera partecipazione democratica dei consiglieri di minoranza».

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Andrea Spiller, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Desenzano del Garda.

«Era dal Consiglio Comunale di fine febbraio 2020 che ai consiglieri di minoranza non veniva permesso di esercitare legittimamente il proprio diritto di iniziativa, previsto dal regolamento del Consiglio Comunale, presentando interrogazioni e mozioni.

Quasi un anno di attesa per poter portare in Consiglio Comunale il nostro contributo di proposte e idee. Questo a causa di una applicazione volutamente rigorosa di alcuni cavilli attualmente presenti nel regolamento, e utilizzati dal presidente Polloni per gestire a sua discrezione la libera partecipazione democratica dei consiglieri di minoranza, limitando fortemente la nostra possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo della nostra città.

Il risultato di questo atteggiamento è che ora ci troviamo un Consiglio Comunale, fissato per il 10 febbraio, con ben 18 punti all’ordine del giorno, di cui 8 tra interrogazioni e interpellanze, che molto probabilmente verranno discusse solo parzialmente, e ben 6 mozioni, le quali invece se verranno discusse sarà intorno alla mezzanotte, rendendo difficile per i cittadini poterle ascoltare.

Insomma tutte istanze accumulate in questo lungo periodo, alcune rimaste nei cassetti per mesi. Tutto questo quando sarebbe bastato organizzare alcuni consigli comunali appositamente per la loro discussione, oppure procedere con la più volte sollecitata modifica del regolamento, pronto ormai da 2 anni ma chiuso a chiave in qualche ufficio del palazzo comunale.

Come se questo non bastasse è stata poi respinta, a insindacabile discrezione del presidente Polloni, la richiesta sottoscritta da tutta la minoranza, a norma di regolamento, per portare in discussione il tema della campagna vaccinale contro il COVID (ne abbiamo scritto qui), ennesimo fatto grave che limita fortemente il nostro diritto di iniziativa e mina alla base l’intero strumento di democrazia che è il Consiglio Comunale».

 

 

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