Continua la mobilitazione per l’apertura di TUTTE le scuole

SALO' - Anche sul Garda, come in tutta Italia, oggi si sono svolte mobilitazioni e iniziative per chiedere l’apertura di tutte le scuole: dal 7 aprile in presenza anche ragazzi di seconda, terza media e superiori!

Oggi, 31 marzo, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze pasquali, studenti, genitori e insegnanti hanno organizzato iniziative in molte città d’Italia. Anche le famiglie di Salò e dintorni, che già si erano mobilitate martedì 26 (come avevamo scritto qui), sono tornate a a far sentire la loro voce, chiedendo che il 7 aprile riaprano tutte le scuole.

«Il 31 marzo – chiedono genitori e ragazzi – deve essere l’ultimo giorno in Didattica a Distanza anche per i ragazzi di seconda e terza media e per gli studenti delle scuole superiori. Il 7 aprile tutti i bambini e i ragazzi, indipendentemente dal colore della regione di residenza, devono poter tornare a scuola in presenza, in sicurezza, in continuità. Il diritto allo studio e la socialità devono essere garantiti a tutti minori, che in questa pandemia hanno già pagato un prezzo altissimo a discapito della loro salute psicofisica, come dimostrato da numerosi studi scientifici, nazionali e internazionali».

Le mobilitazioni si sono svolte davanti alle scuole secondarie di primo grado e secondo grado anche a Salò e dintorni, grazie ad numerosi genitori della zona, in sintonia con gli eventi organizzati in tutto il Paese dal movimento Priorità alla Scuola, che chiede al Governo che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica: servizi educativi per l’infanzia, scuola dell’obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all’università, il diritto allo studio deve essere tra le vere priorità del Paese; inoltre, si chiede di garantire un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del PIL.

 

Il primo urgente provvedimento di riforma riguarda l’immediata riduzione del numero di alunni/e per classe, fissando un tetto massimo di venti, abolendo ogni possibilità di accorpamento per le classi successive.

Si chiede che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi.

Posizioni condivise e condivisibili quelle di Priorità alla scuola, movimento trasversale, a cui partecipano tutte le componenti che ruotano attorno alla scuola: genitori, insegnanti, educatori, studenti. Sarebbe bello vedere al loro fianco anche sindaci e assessori dei nostri comuni.

 

 

 

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