Settanta volte sette

RIVA DEL GARDA - Nell’ambito del progetto «Liberi da dentro», che vuole diffondere la conoscenza reale del mondo del carcere, la biblioteca civica di Riva propone domenica 17 ottobre lo spettacolo teatrale «Settanta volte sette».

La biblioteca di Riva del Garda aderisce da diversi anni al progetto «Liberi da dentro», che ha lo scopo di diffondere nella cittadinanza una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone, per superare stereotipi e pregiudizi.

Quest’anno la proposta è lo spettacolo teatrale «Settanta volte sette» della compagnia Controcanto Collettivo, che affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. All’auditorium del Conservatorio con inizio alle ore 21.

Entrata gratuita con obbligo di prenotazione (tramite Eventbrite oppure scrivendo a [email protected]) e di green pass.

Liberi da dentro

«Liberi da dentro» è un progetto finalizzato a diffondere sul territorio trentino una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. Attraverso la proposta di incontri pubblici -conferenze, spettacoli, film, iniziative in carcere e nelle scuole- e con il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di accoglienza nel tessuto sociale delle persone sottoposte a condanne penali, si vuole puntare alla promozione di una cultura capace di sviluppare una visione di tipo riparativo e di alimentare il senso di una responsabilità sociale collettiva.

Cuore di tutta la proposta è il dar voce a varie testimonianze di persone detenute o ex detenute, perché si ritiene che il processo della narrazione personale autobiografica possa essere uno strumento efficace per permettere ai cittadini di conoscere, in prima persona, vicende e dimensioni abitualmente escluse dal dibattito pubblico. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Caritro, ha come promotori la Scuola di preparazione sociale, la Fondazione Franco Demarchi, l’associazione Dalla viva voce, il Museo Diocesano Trentino, l’Associazione provinciale di aiuto sociale (Apas), il Consorzio teatrale trentino, la Caritas, la casa editrice La meridiana, Microfinanza, Trentino Arcobaleno, Il teatro delle quisquiglie e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e dei Comune di Trento, Rovereto e Riva del Garda.

Settanta volte sette

«Settanta volte sette» racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.

Lo spettacolo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica -attualmente vincente- della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accorda alla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole.

Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protesta contro l’assunto che al male vada restituito il male. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.

  • Ideazione e regia: Clara Sancricca
  • Drammaturgia originale Controcanto Collettivo
  • Con: Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca.
  • voce fuori campo: Giorgio Stefanori
  • scenografia: Controcanto Collettivo con Antonia D’Orsi
  • disegno luci: Cristiano Di Nicola
  • foto di scena: Simone Galli, Atlas fotografie
  • produzione: Controcanto Collettivo
  • coproduzione: Progetto Goldstein

con il sostegno di: Straligut Teatro, Murmuris, Abruzzo Circuito Spettacolo (Acs), Verdecoprente Re.Te 2017

Organizzazione: Gianni Parrella

► sito: https://www.controcantocollettivo.it

 

 

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