Trasporto pubblico extraurbano, il Comitato chiede l’intervento dei sindaci

LAGO DI GARDA - Appello del Comitato Vado a Scuola Sicuro ai 204 sindaci bresciani: «E' compito della politica risolvere i problemi: bisogna migliorare il tragitto casa/scuola».

Scrive il Comitato Vado a Scuola Sicuro: «Leggendo il libro “Trasporto pubblico locale a Brescia & mobilità sostenibile”, scritto dal direttore Claudio Bragaglio dell’Agenzia Tpl di Brescia, evidenziamo come dalla nascita dell’Agenzia Tpl (a seguito della riforma del Titolo V che voleva le Province abolite) il nodo dolente su cui la strategia di attuazione di un percorso di sviluppo negli anni, dal 2013/14 ad oggi, siano state rallentate dalle risorse spesso, passateci il termine, “sudate” a favore dell’Agenzia da parte dei Soci.

L’Agenzia Tpl, che ha come socio il 45% il comune di Brescia, 45% la Provincia e 10% la Regione, ha sempre dovuto “contrattare” le risorse. Dunque come si può pretendere di avere un servizio di trasporto adeguato senza una programmazione almeno triennale, se non si hanno delle sicurezze economiche?

Nelle 333 pagine che raccontano la storia politica bresciana dalla nascita ai nostri giorni dell’Agenzia Tpl , abbiamo voluto evidenziare quello che secondo noi è importante, per arrivare ad un Trasporto Pubblico per tutti!

Il trasporto pubblico va ricordato non si ripaga con le tariffe dei biglietti e abbonamenti che coprono un terzo dei costi, il resto viene finanziato con il fondo Nazionale Trasporti e risorse messe da regione ed enti locali e nei giorni scorsi di fronte alle lamentele dell’Agenzia, l’assessore regionale Terzi era stata intransigente: “Le risorse arrivate sono le stesse del 2018  dunque non vi sono alibi dove vi sono difficoltà le Agenzie intervengano e pongano rimedio”.

In sintesi fare tagli, dunque meno corse a discapito del cliente viaggiatore! È sempre più evidente – continua il Comitato – leggendo questo libro, che la politica, quella dei territori sia stata assente al dibattito. Questo perché è stata esclusa o perché non l’ha ritenuto di sua stretta competenza? Dal dato delle presenze all’incontro promosso in Loggia dal Comune di Brescia, Provincia e Presidente dei Comuni, si è notato una presenza pari a un terzo, un po’ poco!

Questo invece secondo noi del Comitato Vado a Scuola Sicuro è un vuoto che va colmato, da parte dei sindaci, dal momento che il disservizio lo vivono sulla pelle i loro cittadini, anzi, per un terzo dei viaggiatori  sono di tipo scolastico e dunque minori con diritto allo studio.

Per questo chiediamo ai 204 sindaci della provincia di Brescia, se si sono mai posti il problema di trovare una soluzione condivisa, anche e soprattutto  economica, per migliorare il tragitto casa/scuola dei propri concittadini, perché ora riteniamo sia il momentaneo di affrontare il problema, anche e soprattutto per aiutare la Scuola a non essere continuamente  penalizzata, dal momento che è alla base della formazione di ogni futuro cittadino e cittadina italiana.

Pensiamo – scrive ancora il Comitato – sia un momento storico importante, dove i sindaci si devono fare avanti, prima che si arrivi al Bando di gara europeo, perché se è vero che attraverso i biglietti e  abbonamenti non si coprono i costi, che guadagno può avere un privato che vuol fare utili?».

Il Comitato si chiede infine «se sarà veramente un risparmio dare il trasporto pubblico extraurbano in appalto ai privati e se non è ora che i 204 comuni si uniscano in un’unico intento: quello di preservare il trasporto pubblico bresciano!».

 

 

 

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