Legami Leali, un corso sui Patti di collaborazione per guidare la coesione della comunità

SALO' - L’esperienza di Legami Leali diventa un corso formativo per imparare a usare l’amministrazione condivisa del bene comune. Dal 2018 Legami leali ha promosso 37 Patti di Collaborazione sul territorio, coinvolgendo 42 enti e oltre 300 cittadini.

L’esperienza di Legami Leali nel coinvolgimento delle comunità diventa un’opportunità formativa. Il progetto lancia, per l’anno 2022, un corso formativo dedicato ai diversi attori del mondo sociale e focalizzato sui Patti di Collaborazione, strumento pratico dell’Amministrazione Condivisa del bene comune.

Come attivarli e farne uno strumento di coesione tra i cittadini sarà oggetto del corso, della durata di una giornata e disponibile, attualmente, nelle date di sabato 19 febbraio e sabato 26 marzo.

L’amministrazione condivisa è un modello organizzativo innovativo, fondato sulla condivisione di risorse e responsabilità fra cittadini e fra cittadini ed amministrazioni: un modo di vivere ed amministrare le città che prende le mosse dal principio di sussidiarietà espresso dall’articolo 118 della Costituzione, per cui “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”; e che valorizza la generazione di relazioni, idee, creatività, inclusione e coesione sociale, processi anche di natura economica, attraverso la costruzione di alleanze, spesso inedite oppure nate da situazioni di conflitto, in cui l’istituzione è dentro i processi di innovazione e cambiamento alla pari con tutti gli altri soggetti espressione della comunità.

Dal 2018 il progetto Legami Leali promuove questo modello nei Comuni del Distretto bresciano del Garda, maturando una notevole esperienza: in questi anni il progetto ha accompagnato ben 37 Patti di Collaborazione sul territorio, coinvolgendo 42 enti e oltre 300 cittadini in processi di amministrazione condivisa in collaborazione con una decina di amministrazioni gardesane.

 

Processi che hanno dato ai cittadini l’opportunità di prendersi cura in prima persone di strade, parchi pubblici e aree gioco, attraverso iniziative di manutenzione e rigenerazione in collaborazione con i comuni. Ma anche di attivare azioni di cura dei propri concittadini: i Patti di Collaborazione si sono rivelati preziosi alleati delle comunità e delle amministrazioni chiamate a fare fronte comune durante l’emergenza Covid. Tra le iniziative attivate in modo collaborativo nei periodi di lockdown figurano, ad esempio, servizi di prestito a domicilio dei libri delle biblioteche e di compagnia telefonica per gli anziani soli; i cittadini attivi hanno attivato servizi di supporto alle azioni di vaccinazione della Protezione Civile Basso Garda, organizzato iniziative di solidarietà alimentare – dal recupero delle eccedenze alimentari dai negozi, alla spesa sospesa e ai pacchi alimentari – e attivato reti di sostegno intorno alle situazioni di fragilità.

Una corposa esperienza sul campo che viene ora convogliata in un corso dalla formula agile – una giornata nel fine settimana – e dal profilo molto operativo, per spiegare nel dettaglio cosa sono i Patti in un quadro normativo-giuridico; e delineare passo dopo passo il percorso di amministrazione condivisa tra gli Enti locali e i privati cittadini.

Le attività si si articoleranno in una lezione frontale, anche con la partecipazione di esperti del settore, la case history di Legami Leali e un workshop atto alla realizzazione di un patto di collaborazione a cura dei partecipanti.

I corsisti saranno accompagnati da formatori esperti, tra i quali spicca la partecipazione di Labsus, l’associazione che per prima ha elaborato e promosso lo strumento dell’Amministrazione Condivisa del bene comune, attivando processi partecipativi in tutta Italia.

Il percorso formativo, che ha un costo di 50 euro a persona, si rivolge agli attori presenti e futuri del sociale: assistenti sociali, operatori e volontari di realtà del Terzo Settore e del volontariato, studenti e docenti universitari, funzionari amministrativi della Pubblica Amministrazione.

La location sarà la Casa della Legalità “Emanuele Riboli” di Manerba del Garda, bene confiscato alle mafie rigenerato dal progetto come polo formativo ci comunità; la sede potrà essere variata qualora il numero di iscrizioni ecceda la capienza della Casa della Legalità, al fine di consentire lo svolgimento del corso nel rispetto delle normative Covid vigenti (se necessario anche online).

È possibile preiscriversi al corso compilando il seguente link: https://forms.gle/wemnKtCuhh7mFerN8.

Per ulteriori informazioni in merito al corso è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa al numero 334 6115916 (Cristina De Rossi).

Cos’è Legami Leali?

Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità.

Il progetto, co -finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è stato avviato nel 2018 dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, capofila, da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dal consorzio di cooperative sociali Laghi. Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.

 

 

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