Salò, la montagna in biblioteca

SALO' - La montagna in biblioteca: sei serate del CAI Salo’ in biblioteca a partire dal 4 febbraio 2022. Si comincia con la storia di Benedetta Lucarelli, guida alpina e componente della rete di professioniste "Donne di montagna".

Avete mai assistito a un’alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall’uomo vi può dare, questo spettacolo della natura. Chi scrive è Mario Rigoni Stern, l’autore di Asiago di cui lo scorso anno si sono celebrati i cento anni dalla nascita, ma lo sanno bene i soci CAI di Salò che a queste meraviglie della montagna assistono per passione.

In collaborazione con la Biblioteca di Salò, la sezione locale del Club Alpino Italiano ha organizzato un programma di incontri che si terranno nelle serate di giovedì a partire dal mese di febbraio.

Si inizia giovedì 4 febbraio con “Il richiamo del sublime, la montagna come scelta di vita” la storia di Benedetta Lucarelli. Nata a Ravenna, Benedetta inizia a scalare all’età di tre anni; a 14 prende la decisione di lasciare la famiglia e trasferisti da sola in Trentino per poter frequentare il liceo della Montagna a Tione. Oggi è guida alpina e fa parte della rete di professioniste Donne di montagna il cui scopo è connettere, ispirare e raccontare la montagna in chiave femminile.

 

I prossimi appuntamenti

Giovedì 17 febbraio il regista e fotografo Gabriele Donati presenta il suo documentario di trenta minuti su Alfredo Webber, un viaggio interiore nella preparazione di una salita estrema.

Webber salito agli onori della cronaca per aver salito due 9a all’età di 52 anni, decide di mettersi alla prova su una salita free solo: la via scelta è Panem et Circensis alla Pizarra di Arco, un 8c ancora da confermare in via definitiva. Se così fosse, Alfredo avrebbe effettuato una delle libere freesolo più dure del mondo. Il film racconta le emozioni e i sentimenti provate dal climber per riuscire a effettuare questa salita, voluta unicamente per mettersi alla prova

Giovedì 3 marzo Nicola Maccioni parla del suo libro “Andando a piedi” e della Trekking Talk Therapy. Dalla passione comune per il camminare di un gruppo di professionisti di diversi settori e da anni di studio e lavoro in ambito clinico, sociale e educativo è nata questa pratica intenzionalmente orientata a promuovere benessere e cambiamento attraverso lunghe camminate in ambienti naturali in cui si parla in modo non casuale di sé e delle proprie esperienze di vita.

Giovedì 17 marzo sarà la serata dedicata al monologo “Freney 1961”, la tempesta sul Monte Bianco tratto dall’omonimo libro di Marco Albino Ferrari sulla tragedia occorsa al famoso alpinista Walter Bonatti. Luglio 1961, sette tra i più forti alpinisti di quei tempi sono impegnati sul Pilone Centrale del Frêney al Monte Bianco. Da giorni, gli italiani guidati da Walter Bonatti e i francesi da Pierre Mazeaud si trovano in alto sulla parete. Lampi, vento, neve, temperature a -20C° bloccano la salita. Sembra che resistere nella speranza dell’arrivo del sereno sia l’unica soluzione, ma la tempesta non si placa e quando Bonatti decide di tentare una discesa disperata è ormai troppo tardi. Un dramma nazionale che ha lasciato sgomenta l’Italia del boom economico. Giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore, divulgatore, Ferrari è fondatore della rivista Meridiani Montagne.

Sulle Ande con le scarpe bucate, in programma per giovedì 7 aprile, è un libro che racconta la vita su queste montagne dettata dagli eventi naturali: dallo scorrere della pioggia o dal sudore dell’arsura, nella solitudine struggente la vita campesina è abbandonata alla provvidenza. Giancarlo Sardini e la sua famiglia si sono immersi e misurati con queste popolazioni povere, non solo condividendo le fatiche e l’asprezza della vita alle alte quote, ma inventando per i giovani del posto un percorso innovativo che potesse regalare una speranza per una vita dignitosa. Camminando con i ragazzi campesinos sono state rilevate le loro capacità naturali e la resistenza alle alte quote. Di qui l’idea, condivisa con Padre Ugo de Censi, di fondare in Perù una scuola di Guide Andine che potesse regalare una speranza ai giovani locali.

Giovedì 5 maggio Antonio Votino e Andrea Grava presentano “Il cammino di Carlo Magno e la Via Valeriana”, otto tappe da Bergamo a Ponte di Legno in 180 km, un percorso dalla città alle valli e dai laghi ai passi alpini. Il cammino di Carlo Magno, che prende il nome da una leggenda del XV secolo, si sviluppa partendo da Bergamo, attraversa i comuni lungo il fiume Serio, le Valli d’Argon, la Val Cavallina, la Val Borlezza fino alle porte dell’Adamello.

 

Un programma ricco e variegato, destinato a un pubblico di appassionati e semplici interessati, quello proposto dalla Sezione di Salò del Club Alpino Italiano e dalla Biblioteca che insieme condividono l’obbiettivo di aprirsi sempre più a nuovi pubblici. In questa prospettiva il CAI Salò ha redatto un calendario per l’anno 2022 con uscite adatte anche a camminatori non esperti e alle famiglie. Il libretto con tutti gli appuntamenti è già disponibile anche al bancone della Biblioteca.

Tutte le serate, con inizio alle ore 20.30, sono ad ingresso libero. Necessaria è la prenotazione in biblioteca (telefono e whatsapp 0365.20338, email [email protected]) o presso i referenti CAI (338 3087081) e il possesso del Green pass rafforzato.

 

 

 

I commenti sono chiusi.