Riposizionato il Pal del Vó, lo storico palo che segnala le secche

LAGO DI GARDA - Il Pal del Vo’, che in aprile aveva rotto gli ancoraggi durante una lagheggiata, è stato ricollocato. Indica la secca del Vo' e ha una storia secolare.

Il «Pal del Vo’» è tornato al suo posto. E’ stato ricollocato nei giorni scorsi in località Vo’, dove indica ai naviganti la zona di una secca che si trova al largo di Garda e Torri, a circa 4 km dalla riva

Il palo aveva rotto gli ormeggi a metà aprile a causa di una lagheggiata ed era finito in balia delle correnti, prima di essere recuperato dalla squadra nautica della Polizia di Stato, al largo di Pacengo.

Si tratta di un palo di resina, lungo circa 4 metri, che ora è stato ricollocato al suo posto.

 

 

l Vo’ è un promontorio sommerso e nei pressi della sua sommità, dove l’acqua ha profondità ridotta, sorgeva fin da tempi antichi un palo di rovere, con tanto di lanterna posta sulla sommità per indicare uno dei luoghi adatti per la pesca, soprattutto della sardina.

Il nome del Vo’ deriva dal latino «vadum» che significa «guado, bassofondo».

 

L’antico Pal del Vo’ si trova esposto al Museo Territoriale del Lago di Garda, a Garda.

Si legge sul sito del museo: «Al centro della sala dedicata a Ida Borletti è posta la parte superiore del Pal del Vo’, il palo che fino a qualche decennio fa emergeva dal lago per segnalare la presenza della Secca del Vo’, una zona pescosissima appartenente alla Peschiera di S. Vigilio e i cui diritti di pesca appartengono, secondo antica tradizione, alle Corporazioni degli Antichi Originari di Garda e Torri.

Tali diritti furono acquistati nel 1452 dagli abitanti Originari di Garda, Torri e Sirmione dai conti Becelli di Costermano, a fronte di 1000 ducati d’oro. Nel 1700 Sirmione si ritirò e i diritti rimasero alle comunità di Garda e Torri che, per consuetudine, li detengono tuttora.

Alla sommità del Pal del Vo’, su una bandiera di latta che indica i proprietari del diritto di pesca, compare la scritta Corporazione degli Antichi Originari di Garda e Torri.

Alla Corporazione, una delle più antiche d’Italia ancora in essere, appartengono i discendenti di coloro che acquistarono i diritti nel 1452. Annualmente i diritti di pesca vengono ancora messi all’asta e i proventi vengono suddivisi simbolicamente il 20 agosto tra i discendenti delle antiche famiglie originarie.

Le foto del recupero del Pal del Vo’

 

 

 

I commenti sono chiusi.