Crisi idrica: la richiesta di Acque Bresciane ai Comuni

BRESCIA - Acque Bresciane invita i Comuni ad emettere ordinanze sindacali per fronteggiare il perdurare della siccità e ridurre il consumo di acqua potabile.

In previsione di un ulteriore aumento dei consumi nelle prossime settimane e per far fronte al perdurare della crisi idrica, Acque Bresciane ha sollecitato tutti i Comuni ad adottare ordinanze sindacali per limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli scopi alimentari, domestici ed igienici.

Abbiamo constatato che nell’ultimo periodo di osservazione il livello dei consumi giornalieri, rapportato alla scarsa disponibilità delle risorsa idrica, era in continuo aumento” ribadisce il Direttore di di Acque Bresciane Paolo Saurgnani , “una tendenza che, stante le previsioni metereologiche attuali, induce ad una maggiore attenzione da parte di tutti e un controllo sempre più accurato sui territori”.

La richiesta di Acque Bresciane, oltre a richiamare l’Ordinanza n. 917 del 24/06/2022 emessa dal Presidente di Regione Lombardia (quella sul divieto di innaffiare orti e giardini dalle ore 6 alle ore 22), riprende una precedente nota del Gestore rivolta alle Amministrazioni Comunali risalente allo scorso 22 giugno 2022 ampliandone però il raggio d’azione anche su realtà finora non toccate da servizi integrativi, quali ad esempio le autobotti.

L’abbassamento dei livelli falda, delle portate delle sorgenti e dei livelli dei bacini lacustri, unitamente all’aumento dei consumi pertanto inducono a mantenere alta l’attenzione sull’utilizzo e controllo della risorsa al fine di garantire la continuità del servizio e un corretto soddisfacimento dei fabbisogni primari della popolazione.

 

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