Bardolino, al Camping Cisano restano il verde e le strutture sportive

BARDOLINO - Corretto un errore tecnico e procedurale che avrebbe altrimenti permesso l’aumento della capacità ricettiva all’interno del Camping Cisano, dove verrà ripristinata la zona destinata a verde e strutture sportive.

Il Comune di Bardolino avvia un nuovo piano degli interventi per tutelare un’area verde a Cisano. L’avvio della procedura è stato decretato nell’ultimo Consiglio Comunale di mercoledì 20 luglio, in cui la maggioranza ha votato compatta l’adozione di un provvedimento che servirà esclusivamente a correggere un errore tecnico e procedurale che avrebbe altrimenti permesso l’aumento della capacità ricettiva all’interno del Camping Cisano.

La vicenda parte nel 2017, quando nella trascrizione dell’allora Piano degli Interventi, dalla quarta alla quinta versione, sfuggì ai professionisti incaricati della stesura una semplice lettera “a”, che di fatto trasforma un’area dedicata a verde e strutture sportive (denominata appunto D5a) in una zona destinata a strutture ricettive all’aperto, come bungalow e similari (denominata D5).

Una svista tecnica, che nel momento in cui è venuta alla luce ha costretto l’amministrazione a rimettere mano al Piano degli Interventi per modificarlo e ripristinare la versione precedente: «La volontà politica rimane fermamente la stessa di allora – ha spiegato Fabio Sala, assessore con delega all’Edilizia Privata  – ovvero mantenere a verde quell’area privata che confina con via Pralesi, questo perché abbiamo sempre ritenuto e riteniamo che dal punto di vista paesaggistico ed ambientale sia una zona che va assolutamente tutelata».

L’iter burocratico avviato in consiglio comunale necessiterà di qualche mese, periodo nel quale comunque il privato non potrà agire sull’area: «Ora si entra in quello che viene definito regime di salvaguardia e che blocca qualunque operazione in quello spazio – ha proseguito Fabio Sala – questo ci mette al riparo da sorprese e ci consente di ripristinare il progetto come era stato pensato e voluto».

«Si tratta di un semplice errore procedurale sul quale abbiamo avuto parere confortante anche dai nostri legali – ha concluso il primo cittadino, Lauro Sabaini – dato che nella trascrizione del Piano è scomparso anche il comma 8, quello che disciplinava la zona, senza che tale modifica fosse segnalata, come è la prassi in questi casi. Un ulteriore segnale di mero errore tecnico, per cui entro quest’anno chiuderemo questa vicenda che è esclusivamente burocratica, ma manterrà quanto aveva previsto l’amministrazione precedente».

 

 

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