Fondali bassi per la siccità, primi stop ai tuffi dai pontili

LAGO DI GARDA - Pur evitando inutili allarmismi (come fatto dalla stampa tedesca di recente), è vero che con i livelli del lago bassi è necessaria una certa prudenza quando ci si tuffa da moli e pontili.

Ieri, 4 agosto, il Garda misurava 35 cm sullo zero idrometrico. L’anno scorso, alla stessa data, era a 116 cm.

Va da sé che se oggi ci apprestiamo a tuffarci da un pontile, ci troviamo davanti un’ottantina di centimetri d’acqua in meno rispetto a un anno fa. Nessun problema, ovviamente, se nel punto in cui ci si tuffa l’acqua è alta. Ma se il fondale è basso è necessario fare attenzione. Dove lo scorso anno, tanto per fare un esempio, c’era 180 cm di acqua, quest’anno ce n’è solo un metro.

Da qui la decisione di alcuni comuni gardesani di introdurre il divieto di tuffarsi dai pontili.

Il primo a farlo, scrive Stefano Joppi su L’Arena, è stato il Comune di Castelnuovo del Garda: l’ordinanza del sindaco Giovanni Dal Cero risale infatti alla fine di giugno (la puoi scaricare qui) e vieta di tuffarsi dai due pontili del Lido Campanelli, i quali, si legge nel documento, «presentano un forte richiamo attrattivo per coloro che amano tuffarsi».

Nei giorni scorsi è giunta l’ordinanza firmata dal sindaco di Manerba del Garda Flaviano Mattiotti, che ha stabilito il divieto di utilizzare i pontili di notte, dalle 23 alle 5 (la puoi scaricare qui). Sono previste multge fino a 300 euro.

Altri Comuni stanno valutando di introdurre misure simili a scopo precauzionale.

 

 

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