Guardia di finanza, intensificati controlli su articoli pirotecnici. A Verona sequestrati 180mila pezzi

VERONA - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona, in vista dei consueti festeggiamenti di fine anno, ha già intensificato i controlli sulla commercializzazione di artifici pirotecnici e prodotti pericolosi al fine di garantire la sicurezza degli acquirenti e dei cittadini.

L’attività, in linea con le recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno e con il piano coordinato disposto dalla locale Prefettura, tradottosi in apposita ordinanza del Questore di Verona, prevede infatti l’intensificazione sul territorio dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine sulla produzione, commercio e detenzione di tali articoli.

Nei giorni scorsi, i Baschi Verdi del Gruppo di Verona, hanno sequestrato, presso un esercizio commerciale di Caldiero gestito da cittadini stranieri, 178 mila articoli pirotecnici – rientranti nelle categorie F1 e F2 (dunque commercializzabili anche in assenza di licenza di pubblica sicurezza) per un peso totale di circa 500 kg e contenuto esplosivo di 185 kg.

I fuochi d’artificio sequestrati – tra cui batterie di bengala, fontane luminose e petardi – erano detenuti presso un magazzino adiacente ai locali commerciali in condizioni tali da creare un serio pericolo per l’incolumità pubblica. Gli articoli sono stati, infatti, rinvenuti in un magazzino comunicante con una cabina di media tensione. I fuochi erano stoccati in commistione con altro materiale combustibile e altamente infiammabile, tra cui oli lubrificanti e vernici.

L’accesso dei finanzieri presso l’esercizio commerciale, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco appositamente attivato, ha permesso di accertare, inoltre, ulteriori violazioni alla normativa di sicurezza: alcune uscite di sicurezza sono risultate chiuse con un catenaccio, gli estintori difficilmente raggiungibili e gli impianti idrici antincendio carenti della periodica verifica.

L’esercente è stato, dunque, deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di omissione colposa di cautele o difese contro disastri sul luogo di lavoro e commercio abusivo di materiali esplodenti.

Si sottolinea che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

L’attività svolta dalla Guardia di Finanza rappresenta, ancora una volta, la risposta tempestiva e concreta del Corpo agli indirizzi dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e all’esigenza non solo di concorrere a garantire la sicurezza dei cittadini, ma anche di tutelare gli operatori economici rispettosi delle leggi da ogni forma di concorrenza sleale.

 

 

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