No al bosco urbano, tagli su giovani e sociale, aumenti… a Desenzano minoranza all’attacco

DESENZANO DEL GARDA - Mercoledì 21 dicembre, il Consiglio Comunale di Desenzano ha approvato il bilancio di previsione per il 2023, un bilancio dalle evidenti contraddizioni. Ecco cosa ne pensa la minoranza del PD.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Stefano Terzi (Desenzano Progetto Futuro, PD e Viviamo Desenzano), Maria Vittoria Papa (Partito Democratico), Bernardo Comini (Partito Democratico), Beatrice Gabusi (Partito Democratico) e Andrea Palmerini (Partito Democratico).

«Il bilancio si basa su una serie di forti aumenti per cittadini e turisti (parcheggi, plateatici, tassa di soggiorno) e nonostante questo vi sono tagli sul sociale, giovani e cultura. Nel piano delle opere pubbliche sono stati inseriti interventi di dubbia priorità, mentre si trascurano voci importanti come l’abbattimento delle barriere architettoniche, la mobilità sostenibile e l’ambiente. Inoltre questo è il primo bilancio da oltre 15 anni che prevede un aumento dell’indebitamento a causa dell’accensione di un mutuo da 3,6 milioni.

Da notare le minori entrate di un milione di euro di trasferimenti da enti di livello superiore, quindi Regione e Stato. Al momento Fontana e Meloni stanno lasciando soli i comuni, con la speranza che recuperino in corso d’anno.

 «La manovra su cui si fonda questo bilancio attuata dalla Giunta – dichiara Andrea Palmerini – è una manovra che si caratterizza per una serie di aumenti a tappeto: parcheggi, plateatici, tassa di soggiorno. Ritengo che una manovra così congegnata possa fare davvero male al tessuto socio-economico della città (cittadini, attività turistiche e commerciali, lavoratori).»

 «Non comprendo la necessità di investire 1,6 milioni in una ulteriore nuova piccola palestra – afferma Beatrice Gabusi – quando a breve sarà pronta la palestra della nuova scuola media e la Pagoda sarà libera da vincoli scolastici. Queste risorse sono sottratte ad altri investimenti sulla sicurezza delle strade, l’attuazione del PEBA (piano eliminazione barriere architettoniche), piste ciclabili e la manutenzione delle strutture sportive esistenti. Mi lascia perplessa anche la scelta di spostare l’archivio comunale al polo delle emergenze, occupando spazio che potenzialmente poteva essere destinato alle associazioni».

«Abbiamo proposto di salvaguardare un’area verde comunale attualmente in vendita per essere edificata, togliendola dal piano delle alienazioni affinché potesse diventare un bosco urbano, un polmone verde per la città e il quartiere delle Grezze – aggiunge Bernardo Comini – dispiace che il Sindaco e la maggioranza abbiano rigettato con forza la proposta, dimostrando ancora una volta scarsa attenzione alla tutela del verde».

 «Nonostante gli aumenti e i proclami il sociale è la voce più tagliata, basti pensare che per il diritto alla casa sono destinati solo 15.000 euro (di cui 5.000 già impegnati) – commenta Stefano Terzi – Riduzione di fondi anche per gli aiuti alle famiglie, ai soggetti a rischio esclusione sociale e alle associazioni che si occupano di sociale. Tagli anche sulla voce dei giovani (-12%) e un piccolo taglio anche sulla cultura, nonostante l’incremento della tassa di soggiorno.»

 «Abbiamo presentato degli emendamenti per aumentare le risorse sul sociale senza fare tagli, delle proposte tecnicamente corrette – conclude Maria Vittoria Papa – per dimostrare che un altro bilancio era possibile, per indicare una via di maggiore attenzione al sociale. La maggioranza ha scelto diversamente, una scelta che contestiamo con forza, una scelta in contrasto con questo promesso dal Sindaco. Per noi il sociale è la priorità, sempre, evidentemente per questa maggioranza no.»

Stefano Terzi.

 

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