Grand Hotel Gardone, trattativa di vendita alla fase finale. L’apertura già a giugno

GARDONE RIVIERA - La proprietà annuncia che la trattativa di vendita è alla fase finale, con prospettive di riapertura già in giugno. All’orizzonte un restyling per la trasformazione in albergo a 5 stelle.

Un comunicato di poche righe, ma carico di notizie rilevanti per Gardone Riviera, quello diffuso dalla Famiglia Mizzaro Papini, proprietaria del pacchetto azionario della Grand Hotel Srl e dagli acquirenti Apex Alliance e Paval Holding.

I due soggetti «comunicano di essere nella fase finale delle trattative in esclusiva per l’acquisto da parte di Apex Alliance/ Paval Holding dell’intero pacchetto azionario della Grand Hotel srl, società proprietaria dello storico albergo  “Grand Hotel Gardone”, icona del turismo del Lago di Garda».

Apex Alliance è una società di management alberghiero con base in Lituania, che, si legge sul sito della società, si occupa di investimenti mirati in mercati in crescita del Baltico e dell’Europa centro-orientale. Paval Holding è invece la holding sviluppata dai fratelli rumeni Adrian e Dragos Paval. Sul valore della compravendita non vengono fornite informazioni.

Il comunicato annuncia inoltre che «la nuova proprietà prevede di riaprire l’albergo nel mese di giugno e completare la stagione 2023, prima di dare avvio a importanti lavori di restyling della struttura per consentire all’albergo di posizionarsi in maniera vincente nel mercato dei 5 stelle lusso».

«Seguiranno – conclude il comunicato – informazioni più dettagliate al momento della vendita».

La Junior Suite ispirata al Vittoriale e a Gabriele d’Annunzio, che al Grand Hotel Gardone soggiornò a lungo.

 

L’hotel simbolo del turismo gardesano

Era il 1884 quando il nuovo Hotel Gardone voluto da Luigi Wimmer, non ancora “Grand”, accolse i primi ospiti nel mese di gennaio (allora il Garda era stazione di soggiorno invernale).

Si tratta dell’hotel simbolo del turismo gardesano, carico di storia e di charme, che con la sua imponente mole (il quattro stelle oggi ospita 167 camere) e la caratteristica torretta, riprodotta su cartoline e depliant, contraddistingue il paesaggio storico di Gardone Riviera.

Anche dopo le opere di ammodernamento, succedutesi in particolare nel primo lustro degli anni Venti e negli anni Sessanta del ‘900, conserva ancora il fascino originario, arricchito dalla sua stessa storia. Nel periodo antecedente la Grande Guerra ospitò reali e nobili da tutta Europa, come Re Giorgio di Sassonia.

Nel 1902 vi soggiornò Paul Heyse, Premio Nobel per la letteratura nel 1910, che, affascinato dalle atmosfere dell’hotel, vi ambientò alcuni celebri racconti. La fama dell’hotel crebbe ulteriormente in epoca dannunziana. Qui d’Annunzio attese con la pianista Luisa Baccara che la sua nuova dimora gardonese fosse approntata. Il poeta lo definì «succursale del Vittoriale».

Wiston Churchill vi soggiornò nel 1949, facendone un mito tra i turisti inglesi, che nel Winnie’s Bar dell’hotel hanno sorseggiato coppe di Pol Roger, lo champagne preferito da sir Churchill. Nelle sue stanze sono passati, tra gli altri, gli scrittori Somerset Maugham e Vladimir Nabokov, l’astronauta russa Valentina Tereskova, prima donna nello spazio, il ricercatore Albert Sabin, scopritore del vaccino contro la poliomelite. Insomma, la storia è passata da qui.

E l’hanno respirata a pieni polmoni centinaia di migliaia di turisti, visto che l’albergo registra ogni anno dalle 45mila alle 50mila presenze. Come un piccolo paese turistico.

La proprietà è della famiglia Mizzaro. Enrico Mizzaro gestì la sua prima stagione al Grand Hotel Gardone nel 1954 e lo acquistò nel 1957 dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, divenutane proprietaria durante la seconda guerra mondiale. Nel 1981 subentrò il figlio Franco, con la moglie Graziella. Oggi alla guida della società c’è la terza generazione dei Mizzaro, con Orietta e il fratello Federico.

Ma un nuovo capitolo della storia dell’hotel sta per essere scritto.

Uno scorcio della facciata a lago del Grand Hotel Gardone in una cartolina successiva al 1904.

 

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