«Ci sto? Affare fatica!»: il progetto di cittadinanza attiva cresce ancora

GARDA TRENTINO - Torna nell’Alto Garda trentino il progetto «Ci sto? Affare fatica!», che mira a valorizzare con una esperienza di cittadinanza attiva il tempo estivo dei giovani.

La terza edizione passa dalle 12 squadre dell’anno scorso alle 18 di quest’anno, ognuna di dieci ragazze e ragazzi, offrendo quindi ben 180 opportunità a ragazze e ragazzi del territorio. Ma il progetto si amplia anche territorialmente, con l’adesione della Comunità della Valle dei Laghi, che attiverà tre delle 18 squadre.

Il progetto, che fin dall’inizio ha avuto un notevole successo di partecipazione e di gradimento, è rivolto a ragazzi e ragazze da 14 a 19 anni di età (e ai tredicenni che hanno concluso il terzo anno della scuola secondaria di primo grado). In gruppi, affiancati da giovani tutor e volontari adulti, si potrà sperimentare un’estate da cittadini attivi: ci si sporcheranno le mani prendendosi cura del bene comune, si metteranno in campo le proprie capacità e si acquisiranno nuove competenze, divertendosi. Con in più dei «buoni fatica» settimanali da utilizzare nei negozi convenzionati: 50 euro per i ragazzi, 100 euro per i tutor.

Il calendario dei lavori:

  • ad Arco le sei squadre saranno attive dal 19 al 23 giugno, dal 3 al 7, dal 10 al 14 e dal 17 al 21 luglio, dal 31 luglio al 4 agosto e dal 21 al 25 agosto;
  • a Drena una squadra dal 7 all’11 agosto;
  • a Dro due squadre dal 26 al 30 giugno e dal 28 agosto al 1° settembre;
  • a Ledro due squadre dal 3 al 7 luglio e dal 21 al 25 agosto;
  • a Nago-Torbole una squadra dal 10 al 14 luglio;
  • a Riva del Garda una squadra dal 28 agosto al 1° settembre;
  • a Tenno due squadre dal 26 al 30 giugno e dal 7 all’11 agosto;
  • a Cavedine dal 17 al 21 luglio;
  • a Madruzzo dal 24 al 28 luglio;
  • a Valleghi dal 31 luglio al 4 agosto.

Iscrizioni in tutta Italia dalle ore 12 del 15 maggio sul portale www.cistoaffarefatica.it, dove vanno selezionati il proprio Comune di residenza e le settimane a cui si desidera partecipare. Per informazioni si può contattare l’associazione Giovani Arco al numero 329 8520314 (dalle 14 alle 16).

La presentazione della terza edizione del progetto «Ci sto? Affare fatica!» si è tenuta nella tarda mattina di martedì 9 maggio a Palazzo Marcabruni Giuliani ad Arco, presenti per l’associazione Giovani Arco Lorena Prati, referente del progetto; per il Comune di Arco l’assessore alle politiche giovanili Dario Ioppi; per Riva del Garda la vicesindaca e assessora alla cultura e alle politiche sociali Silvia Betta; per Drena la sindaca Giovanna Chiarani e l’assessora alle politiche giovanili e alle politiche sociali Gabriella Pedrotti; per Dro l’assessora alla cultura e alle politiche giovanili e famiglia Ginetta Santoni; per Ledro l’assessora alle attività sociali Vania Molinari; per Nago-Torbole l’assessore alle politiche sociali e della famiglia Giuliano Rosà; per Tenno l’assessora Ilaria Bagozzi; per la Comunità della Valle dei Laghi il presidente Luca Sommadossi; per Confcommercio Alto Garda e Ledro il presidente Claudio Miorelli; e per Assocentro il presidente Andrea Cobbe e il segretario Gianni Angelini.

 

«Il progetto è stato approvato come azione congiunta degli enti istituzionali e rientra nel programma di lavoro 2023 del Distretto famiglia Alto Garda -ha detto Lorena Prati- e anche per questa edizione la Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto ha concesso un contributo a sostegno dell’iniziativa. Confcommercio Alto Garda e Ledro e Assocentro ci aiuteranno a informare dell’iniziativa i commercianti locali e a creare così la lista dei negozi aderenti, dove i ragazzi potranno spendere il loro buono fatica. Colgo l’occasione per un appello a tutor e handyman: chiunque, giovane o adulto, volesse dare il proprio contributo e condividere le proprie abilità e competenze con questi ragazzi in erba, sarà il benvenuto. Sulla pagina facebook dell’associazione c’è un breve video realizzato lo scorso anno con le foto dei ragazzi, dei tutors e degli adulti volontari all’opera. Il progetto intende recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale, e intende stimolare minori e adolescenti a valorizzare al meglio il tempo estivo, un tempo critico, spesso vuoto di esperienze e perciò di significato, con attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati e accompagnati dalla comunità adulta locale».

«Noi siamo un territorio così piccolo che ben difficilmente avremo dieci iscritti -ha detto il sindaco di Drena Giovanna Chiarani- perciò abbiamo deciso, e saremo felici di farlo, di accogliere anche ragazze e ragazzi di altri Comuni. Questi ragazzi sono cittadini del mondo e pensare che possano far proprio un patrimonio ambientale e urbano che sia della zona dove vivono, senza confine amministrativo, ci pare il presupposto per avere domani cittadini con la C maiuscola».

«Alcuni ragazzi già ci hanno contattati, grazie al successo e all’entusiasmo dell’anno scorso -ha detto l’assessore di Nago-Torbole Giuliano Rosà- e credo che per loro questa esperienza sarà utile anche in termini di manualità, che nei giovani di oggi non è più come in passato. Per gli interventi abbiamo individuato una zona vicino alla spiaggia, per cui sono certo che saranno ancora più entusiasti dell’anno scorso».

 

«Sosteniamo convintamente questo progetto -ha detto il vicesindaco di Riva del Garda Silvia Betta- che l’anno scorso ci ha mostrato ragazzi molto interessati che concretamente sono cresciuti nelle abilità e che hanno sperimentato la soddisfazione di rendere più bella e funzionale una scuola, in cui poi tanti bambini hanno trascorso l’anno scolastico. Un progetto reso ancora più completo dal coinvolgimento del volontariato, una risorsa preziosa del nostro territorio».

«Nel giro di soli tre anni questo progetto è cresciuto tantissimo -ha detto l’assessore di Arco Dario Ioppi- coinvolgendo ragazzi che per l’età in estate hanno poche possibilità di impiegare il tempo in modo soddisfacente. Ma con questo progetto, l’abbiamo visto, possono fare una bella e intensa esperienza. Ad Arco abbiamo confermato sei settimane perché l’adesione fin dall’inizio è stata molto alta. Questo comporta un grande impegno per gli uffici, ma giustificato e affrontato volentieri per l’importanza del progetto».

«Anche a Dro alcuni ragazzi hanno già chiesto informazioni -ha detto l’assessore Ginetta Santoni- e anche alcuni adulti volontari hanno confermato la loro disponibilità a esserci anche quest’anno. Il progetto ha dimostrato che i giovani adolescenti hanno voglia di rendersi utili e di fare la loro parte. Bella la possibilità, poi, di creare un rapporto intergenerazionale. Abbiamo già una lista di attività da portare avanti, alcune segnalate l’anno scorso dai ragazzi».

 

«Per noi è il secondo anno -ha detto l’assessore di Tenno Ilaria Bagozzi- che con questo progetto l’estate diventa un momento prezioso di partecipazione, di cittadinanza attiva e di rapporto intergenerazionale che rende i giovani cittadini attenti e presenti. Credo che solo mettendo le mani in concreto nei beni collettivi i ragazzi possano diventare davvero cittadini responsabili, oltre che consapevoli del loro potenziale. L’anno scorso ho potuto seguire di persona i lavori e quello che ho visto è la loro soddisfazione per quello che sono riusciti a fare».

«Siamo particolarmente contenti di sviluppare questo progetto anche nel nostro territorio -ha detto il presidente della Comunità della Valle dei Laghi Luca Sommadossi- che per noi corrisponde a una scelta di valle, nel senso che rientra in una strategia complessiva condivisa di potenziamento delle opportunità da offrire a questa fascia di età. Ci pare un progetto particolarmente interessante perché concreto, porta i ragazzi a fare, cosa che oggi fa davvero la differenza. Partiamo con una sinergia tra Comunità di valle, che ha reperito le risorse, e amministrazioni comunali, che si occupano dell’organizzazione: un mix che se funzionerà intendiamo replicare. Un secondo aspetto che vorrei sottolineare è il graduale raccordo che stiamo costruendo con l’Alto Garda».

 

 

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