Mobilità inclusiva, al «Castello delle meraviglie» si sale in jolette

ARCO - Per tutti i prossimi spettacoli della rassegna «Il castello delle meraviglie» le persone con disabilità potranno contare su un inedito servizio gratuito di trasporto in jolette.

Il nuovo servizio, possibile grazie a «Oltre le vette», il Gruppo Solidarietà della sezione di Arco della Sat, è disponibile per due persone ogni spettacolo (essendo due le jolette in dotazione, le speciali portantine con una ruota condotte da tre o quattro volontari, che già da qualche anno consentono ai soci con disabilità motoria di salire in montagna).

Si tratta dell’unica soluzione oggi praticabile, per le persone con disabilità motoria, per raggiungere il castello di Arco, stante le caratteristiche dell’unica stradina di accesso, stretta e molto ripida.

Il servizio, gratuito, va prenotato (fino all’esaurimento dei due posti disponibili) con adeguato anticipo (almeno tre giorni) causa i tempi tecnici necessari per attivare la copertura assicurativa (gratuita per il richiedente) necessaria per i non soci Sat, telefonando (0464 583619) o scrivendo ([email protected]) all’Ufficio cultura del Comune di Arco.

 

Gli spettacoli sono «Boomers» di Marco Paolini (il 3 agosto), il concerto di Matteo Mancuso per il Garda Jazz Festival (il 10 agosto), l’Alba al castello con la musica vintage de Le Radiose e una colazione a sorpresa con lo chef Peter Brunel (il 15 agosto), lo spettacolo acrobatico «What’s Next?» di 4 Stomp (il 17 agosto) e, in chiusura, l’attesissimo «piano solo» di Stefano Bollani (il 24 agosto).

La presentazione alla stampa della novità è stata nella mattina di venerdì 28 luglio all’auditorium di Palazzo dei Panni, presenti per l’amministrazione comunale il vicesindaco Roberto Zampiccoli (che ha tra le deleghe quella alla valorizzazione del castello e della sua olivaia), l’assessore alla cultura Guido Trebo e la responsabile dell’Ufficio cultura Giancarla Tognoni; per la Sat, il presidente della sezione di Arco Massimo Amistadi con Ivo Tamburini, fondatore del gruppo Oltre le vette e ideatore del progetto jolette, con Andrea Mancabelli (attuale referente del gruppo assieme a Manuela Calzà) e la vicepresidente Laura Ceretti.

«Abbiamo accolto con grandissimo piacere l’offerta del gruppo Sat Oltre le vette -ha detto il vicesindaco Zampiccoli- perché da una parte ci consente di dare visibilità a questo bellissimo progetto della Sat, dall’altra di offrire un servizio alle persone con disabilità che vorranno assistere agli spettacoli al castello. Un luogo molto difficile da sbarrierare, se si pensa che già da dieci anni come Comune stiamo lavorando a un servizio di pullmino elettrico a tredici posti, che però ha incontrato tantissime difficoltà, ma che contiamo di portare a compimento. Non sarà solo per le persone con disabilità, ma per tutti quelli che in un modo o nell’altro si muovono con difficoltà, considerato che la stradina di accesso è davvero impervia».

«Parliamo spesso di Arco città inclusiva -ha detto l’assessore Trebo- un progetto al quale stiamo lavorando in tanti modi diversi, tra cui rendere accessibili gli uffici comunali e i luoghi della cultura. Con questa novità la Sat ci fa quindi un bellissimo regalo, grazie al quale rendiamo fruibile anche alle fasce fragili della cittadinanza un cartellone di eventi importante del nostro Comune come “Il castello delle meraviglie”. Una rassegna che propone nomi di altissimo livello in un luogo di rara suggestione. Permettere a tutti di poter godere di questa arte e di questa bellezza è veramente una grande cosa».

«Oltre le vette è il nome del gruppo della Sat di Arco fondato da Ivo Tamburini -ha detto il presidente Amistadi- che nel 2006 ha avviato questo progetto di montagna inclusiva, rivolto non solo alle persone con disabilità ma a chiunque incontri delle difficoltà nel salire sulla montagna. Ad esempio, nall’attività di quest’anno si è aggiunta anche una speciale bici-tandem per consentire alle persone non vedenti di praticare la mountain bike. Il gruppo, fondato da Ivo Tamburini e oggi seguito da Andrea Mancabelli e Manuela Calzà, ha dovuto affrontare numerose difficoltà tecniche e burocratiche, ma con gli anni i risultati non sono mancati, penso ad esempio alla convenzione con l’Istituto comprensivo, grazie alla quale le classi delle scuole arcensi possono intraprendere escursioni in zone montane, come ad esempio al Bosco Caproni, senza dover lasciare in classe chi ha difficoltà motorie. Un grazie particolare va sempre ai volontari, un mondo che si mette in gioco in tante occasioni per permettere a tutti di godere della montagna».

Ivo Tamburini ha raccontato la genesi del progetto jolette, avviato nel 2006 quando era assolutamente una novità in Italia, e poi negli anni ampliato e perfezionato. Fino alla convenzione con l’Istituto comprensivo, grazie alla quale le classi delle scuole arcensi possono intraprendere escursioni in zone montane, come ad esempio al Bosco Caproni, senza dover lasciare in classe chi ha difficoltà motorie. «L’idea era aprire la montagna alla disabilità -ha spiegato- cosa all’epoca tutt’altro che facile e che faceva paura. Quando abbiamo preso la jolette, era la prima in Italia, mentre oggi ce ne sono una ottantina. Il progetto piano piano si è allargato, è sempre più conosciuto e sempre più numerose sono le persone con disabilità che possono godere della montagna. Poi il progetto inclusività si è allargato, ci siamo occupati anche di arrampicata. Io credo molto in questi progetti, perché ancora oggi non c’è attenzione sufficiente sulla disabilità. È giusto che l’amministrazione sia disponibile e attenta a questo tema, ad esempio occupandosi di più della eliminazione delle barriere architettoniche, che sono ancora troppe. Questa del castello è una bella iniziativa, anche per aumentare la conoscenza al progetto jolette. Una cosa da ricordare è che dobbiamo sempre dire grazie al volontariato: se abbiamo tutto questo è grazie alle persone che mettono a disposizione il loro tempo e le loro energie».

In conclusione Andrea Mancabelli ha rivolto soprattutto ai giovani un appello a sperimentarsi nel volontariato e ad aderire al progetto jolette, che per funzionare ha bisogno della disponibilità e del tempo di tante persone. Mentre Giancarla Tognoni ha illustrato nel dettaglio le modalità di accesso al servizio, per ora purtroppo limitato a due posti per ogni spettacolo.

Foto delle jolette da www.facebook.com/OltreLeVette

Il castello di Arco, sentinella imponente che domina la vallata.

 

 

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