Alla Centomiglia il ricordo di Sandro Pellegrini

GARGNANO - Ieri, domenica 3 settembre, durante le premiazioni della storica regata gardesana, il ricordo del collega e amico Sandro Pellegrini, giornalista e uomo dal cuore grande.

Una vita per la vela, una vita per la Centomiglia, il suo grande amore. Sandro non si sarà voluto perdere neppure questa edizione, la 73esima, andata in scema sabato 2 e domenica 3 settembre. L’avrà seguita da lassù, come fosse sull’elicottero.

Penna storica della vela per il Giornale di Brescia e Teletutto, Sandro Pellegrini (all’anagrafe Alessandro Paolo), scomparso il 26 ottobre scorso, quando una malattia che stava combattendo da tempo l’ha portato via a 69 anni, è stato ricordato ieri al Circolo Vela Gargnano, in occasione delle premiazioni della regina delle regate gardesane.

«Il nostro circolo e questa regata gli devono tanto», ha detto il presidente Lorenzo Tonini.

Il direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini, ha ricordato la sua passione senza limiti, la sua competenza e la sua conoscenza velica letteralmente sconfinata. Poi l’abbraccio alla moglie Gabriella.

Gardesano doc, di Toscolano Maderno, giornalista professionista, aveva lavorato a Milano per le case editrici Mursia, Edisport e Mondadori. Ma anche negli anni milanesi mantenne saldo il legame con quel lago che per lui era «il più bello del mondo».

Sandro ha seguito la Coppa America quale responsabile della comunicazione e portavoce di team professionistici, ha fatto parte della Commissione grandi eventi della Federazione italiana vela, ha curato trasmissioni per Canale 5, Italia Uno, Tele+ e Sailing Channel. I suoi programmi sono stati “Storie di Coppa”, “Skipper il mondo a vela”, “Sailing, la vela in Tv”, “Regatta”.

Ha collaborato a lungo con il Circolo Vela Gargnano, di cui ha curato con passione l’ufficio stampa, e altri club velici. Si è occupato dell’Ufficio stampa sul territorio gardesano del film “007 Quantum of Solance”.

Per decenni, come detto, Sandro Pellegrini è stato la penna storica della vela per il Giornale di Brescia e Teletutto. Era una vera enciclopedia vivente della vela, gardesana, nazionale e internazionale. Sapeva tutto di Mondiali e Olimpiadi, ricordava i nomi dei velisti e delle barche, anche e soprattutto quelli di seconda linea.

Ha raccontato decine di edizioni della Centomiglia in centinaia di articoli, dirette tv e, in tempi più recenti, sui social, sempre con competenza, citazioni colte e quella sottile ironia che lo caratterizzava (come non ricordare il goliardico premio del «Boccalone d’oro» che attribuiva ai colleghi “distratti”).

Ha intervistato campioni e leggende, vincitori e armatori, ma senza mai dimenticare, anzi riservando loro pari spazio e dignità, i nomi meno noti, quelli dei velisti per passione, quelli che arrivano al traguardo della Centomiglia molte ore dopo i vincitori, magari a notte fonda, interpreti dell’aspetto eroico e dei valori più genuini di questo sport, che tanto piacevano a Sandro.

Sandro aveva un grande cuore, ha navigato nel grande mare della solidarietà, promosso la vela e il lago per fini sociali e umanitari, ideato progetti di vela terapia a sostegno della disabilità, organizzato tante Children Wind Cup per i piccoli pazienti oncologici, sostenuto il progetto Homerus di vela autonoma per non vedenti, il progetto Hyak (dal nome della barca con cui Jack Nicholson nel film «Qualcuno volò sul nido del cuculo» porta i pazienti di un manicomio a fare una gita in mare) per i pazienti psichiatrici degli ospedali gardesani e tante altre iniziative di buon cuore, anche legate al mondo della scuola e dell’università.

Ieri è stata la prima Centomiglia senza di lui. E’ stata un’assenza pesante.

Il presidente del Circolo Vela Gargnano Lorenzo Tonini durante le premiazioni della 73esima 100miglia.

 

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