Tonina: “Ospedale di Arco, tassello fondamentale della rete ospedaliera trentina”

ARCO (TN) - Prosegue "l'operazione ascolto" dell'assessore provinciale trentino alla salute, nei giorni scorsi all'ospedale dell'Alto Garda e Ledro.

Prosegue “l’operazione ascolto” voluta dall’assessore alla salute, Mario Tonina, che nei giorni scorsi si è recato all’ospedale dell’Alto Garda e Ledro per incontrare i tanti professionisti della sanità che qui operano.

“Questi momenti di incontro con voi per me sono preziosi – sono state le parole che l’assessore provinciale ha rivolto al personale -, voglio ringraziarvi per quanto avete fatto durante il Covid e per il vostro impegno quotidiano, ma anche ascoltare le vostre richieste e proposte. In questo ospedale, che rappresenta un tassello fondamentale della nostra rete ospedaliera, ci sono delle eccellenze riconosciute non solo sul territorio locale, ma anche a livello provinciale, come l’ambito della procreazione medicalmente assistita o quello legato alla pneumologia. Fondamentali poi i servizi che danno una risposta di prossimità in un’area ad alta vocazione turistica, come la medicina interna ed il pronto soccorso. Vi sono naturalmente aspetti sui quali concentrare la nostra attenzione, in primis, lo sappiamo, quello legato al personale, ma siamo convinti che facendo squadra, lavorando insieme, anche sperimentando strade nuove, riusciremo a superare le criticità”.

Fra le proposte, la necessità di “fidelizzare i giovani alle professioni sanitarie”, un percorso che ora in Trentino si completa grazie anche all’attivazione, voluta dalla precedente amministrazione, del corso di laurea in medicina e chirurgia, come ha concluso Tonina.

Accanto all’assessore provinciale, vi era il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro, con il direttore del Distretto Sud Luca Fabbri e la direttrice amministrativa Sara Girardi. Ad illustrare l’attività della struttura e i suoi punti di forzi sono stati il direttore dell’ospedale Alto Garda e Ledro, Andrea Ziglio, nonché i direttori e dirigenti medici Romano Nardelli, Marco Cavana, Alessandro Carrara, Federica Portolan, Adriano Anesi, Arne Luehwink, Marco Golio, Michela Capelli e la coordinatrice Donatella Maffei.

 

Arco: ospedale policentrico, connesso col territorio

“L’ospedale di Arco è l’ultimo realizzato – ha aggiunto il direttore generale Ferro – e rappresenta un classico esempio di ospedale policentrico, fortemente connesso col territorio. Può inoltre contare su una risorsa fondamentale, rappresentata dal suo capitale umano: c’è infatti una filiera molto unita, un forte lavoro di squadra fra i suoi 420 dipendenti“, ha proseguito Ferrom che ha portato l’esempio del lavoro importante svolto durante il Covid anche grazie alle unità operative di pneumologie, di medicina e pronto soccorso, che hanno rappresentato un “punto di osservazione importante sul Coronavirus e la sua evoluzione durante la pandemia”, ha concluso il dott. Ferro.

Quindi il direttore dell’ospedale Ziglio, ha spiegato che la struttura è stata realizzata alla fine degli anni ’90 ed attivata nel marzo 2004: “E’ parte integrante della rete ospedaliera provinciale che si sviluppa sul modello dell’ospedale policentrico in cui i centri specializzati per patologia vengono distribuiti all’interno della rete, garantendo la prossimità delle cure con il territorio, la complementarietà e sussidiarietà delle strutture ospedaliere, nel rispetto delle esigenze locali. L’ospedale è caratterizzato da alcune vocazioni specifiche, fra cui appunto PMA, pneumologia e chirurgia multispecialistica, che affiancano il suo ruolo di ospedale di prossimità in un’area ad elevato flusso turistico, dove trovano rilevanza il pronto soccorso, la medicina, il centro dialisi e l’assistenza specialistica ambulatoriale. Rilevante inoltre l’integrazione col territorio su molti ambiti, tra cui quello della salute mentale”.

89 posti letto

La struttura attualmente ha una dotazione di 89 posti letto, dei quali 80 dedicati ai ricoveri ordinari e 9 ai ricoveri diurni. Aggiungendo i posti dedicati all’osservazione breve intensiva (6) ed i letti tecnici (19), il totale dei posti letto è 114. L’ospedale ha poi svolto un ruolo di rilievo durante la pandemia da Coronavirus, con l’attivazione di oltre 40 posti letto per l’assistenza dei pazienti Covid positivi, sia per situazioni di alta criticità ventilatoria all’interno della degenza di Pneumologia, che di media-bassa intensità all’interno della degenza di Chirurgia Generale.

In tale periodo anche il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) di Arco è stato convertito a reparto Covid, diventando l’unica degenza a livello provinciale ad accogliere pazienti positivi in carico al dipartimento di salute mentale.

Le funzioni dell’ospedale di Arco

 

PMA

La U.O. di Ostetricia e Ginecologia di Arco si è caratterizzata principalmente come centro provinciale per la procreazione medicalmente assistita, svolgendo questa funzione a livello provinciale, ma ha mantenuto anche un’attività di tipo ginecologico, sia diagnostica che interventistica.

Accanto alla funzione di PMA, che effettua circa 1.000 cicli all’anno nelle coppie prese in carico, è stata attivata anche una funzione ambulatoriale strutturata e qualificata di andrologia: nel corso del 2022 sono stati presi in carico da parte dell’equipe andrologica 120 pazienti afferenti alla PMA; inoltre è stata consolidata anche l’attività di chirurgia andrologica, effettuando 140 interventi chirurgici nel 2022.

Pneumologia

L’U.O. di Pneumologia dell’Ospedale di Arco svolge attualmente un’attività multizonale di tipo specialistico, anche di ambito provinciale. Tra i vari servizi offerti diversi sono di riferimento provinciale come: Fisiopatologia respiratoria, Allergologia respiratoria dell’adulto, Disturbi respiratori nel sonno con attivazione da febbraio 2022 di un ambulatorio in collaborazione con gli specialisti otorinolaringoiatri, maxillofacciali/odontostomatologi, anestesisti e neurologi, Ossigeno e ventiloterapia domiciliare.

E’ inoltre presente un reparto di degenza di 20 posti letto, dovono possono essere accolti pazienti anche di alta intensità assistenziale.

Medicina generale e Pronto Soccorso

La U.O. di Medicina Interna e Pronto Soccorso assicura una risposta ai bisogni sanitari del bacino d’utenza Alto Garda e Ledro sia come pronto soccorso che degenza internistica (34 posti letto ordinari) e nel contempo garantisce le importanti funzioni di specialistica ambulatoriale, in particolare diabetologica e di Day Hospital.

L’attività di ricovero, ormai consolidata nel tempo, risulta in linea con quella degli scorsi anni con 1.097 ricoveri (933 ordinari e 164 diurni) nel 2022 (1.166 nel 2021 e 1.109 nel 2019 in epoca pre-Covid).

Il Servizio di Pronto Soccorso è integrato nell’U.O. di Medicina Interna, con un unico direttore, recentemente nominato, che garantisce un unico coordinamento professionale e organizzativo.

Nell’aprile 2019 è stato realizzato un nuovo locale per la funzione di Osservazione Breve, dotato di 4 posti letto, rispetto ai 2 precedenti, nel 2020 durante l’emergenza Covid, il Pronto Soccorso è stato ampliato con ulteriori 5 posti letto, mentre a novembre 2022 è stata inoltre attivata la nuova camera calda. Al Pronto Soccorso è collegata l’attività dell’ambulatorio ortopedico che, a partire da settembre 2023, è stato potenziato con l’acquisizione di uno specialista ortopedico con sede di servizio presso l’ospedale Alto Garda e Ledro.

Nel 2022 gli accessi sono stati 18.211 (15.895 nel 2021 e 13.397 nel 2020) mentre le osservazioni brevi sono state 2.330 (2.453 nel 2021 e 1.697 nel 2020).

 

Chirurgia

L’attività chirurgica dell’ospedale di Arco si svolge presso il blocco operatorio che è dotato di 3 sale operatorie, di cui una dedicata alle attività di 3° livello della PMA, un ambulatorio chirurgico per piccoli interventi e una centrale di sterilizzazione. L’attività chirurgica evidenzia un trend in ascesa: gli atti operatori sono passati dai 1.812 del 2019, ai 1.315 del 2020, ai 2.004 del 2021 fino ai 2.238 del 2022.

Dialisi

L’ospedale è dotato di un Centro Dialisi gestito dalla U.O. multizonale di Nefrologia di Trento con 9 posti tecnici di dialisi. Nel corso dell’anno 2022 sono state effettuate 3.459 sedute dialitiche per residenti e 266 per vacanzieri. Sono state inoltre garantite 31 prime visite e 321 visite di controllo.

 

Psichiatria

E’ presente attualmente un servizio psichiatrico di diagnosi e cura della U.O. Psichiatria – ambito sud, dotato di 16 posti letto, che verrà riconvertito in 2 strutture dedicate a pazienti acuti: il centro per le acuzie degli adolescenti (7 posti letto, fascia di età 14-24 anni) per la presa in carico multidisciplinare rivolta a giovani che soffrono di gravi sintomi per i quali l’assistenza ambulatoriale non è sufficiente; il centro 24 ore per le acuzie degli adulti (8 posti letto). E’ attualmente in corso l’adeguamento degli spazi presso l’Edificio le Palme.

L’assessore Mario Tonina in visita all’ospedale di Arco [Foto Fabio Galas Archivio Ufficio Stampa PAT]

 

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