L’opposizione su Villa Eden: fermiamo lo scempio

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GARDONE RIVIERA – Nuove polemiche su Villa Eden. Le alimenta l’opposizione consiliare, che lancia un appello: «Fermiamo lo scempio degli alberi e salviamo la passeggiata pubblica».

Continua dunque a far discutere il mega intervento edilizio di Villa Eden, in atto sulla collina di Gardone Riviera. Due le questioni sulle quali la minoranza richiama l’attenzione.

La prima riguarda la passeggiata pubblica di 2 km e mezzo, prevista in convenzione, che la proprietà dell’area dovrebbe realizzare lungo il perimetro del complesso immobiliare. Ebbene, sostiene la minoranza di “Insieme per Gardone”, «l’Amministrazione guidata da Andrea Cipani è orientata ad accogliere la richiesta di variante avanzata dalla proprietà, che vorrebbe farne una passeggiata privata ad uso esclusivo dei proprietari di Villa Eden.

In cambio di questo “favore”, la Società costruttrice – spiega il capogruppo Mario Quecchia – è disposta a versare 150mila euro e a concedere, in sostituzione, un misero percorso alternativo che utilizza in gran parte una strada già pubblica e accessibile». Per la minoranza in questo modo si favorirebbero «le discutibili richieste del privato rispetto alle necessità ed agli interessi del pubblico». Nulla è ancora stato formalizzato in proposito (la modifica della convenzione dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale), ma l’opposizione chiede già da ora che «la passeggiata pubblica, così come prevista dal progetto approvato, rimanga tale e non venga ceduta al complesso Villa Eden, che ne ricaverebbe un enorme vantaggio a scapito dell’interesse pubblico». Peraltro quella passeggiata, di grande valenza paesaggistica, riveste anche una rilevanza storica, essendo citata nelle  guide turistiche tedesche di fine ‘800 come passeggiata che conduce al piccolo Rigi , collinetta da cui si gode una magnifica vista di tutto il lago.

«L’impressione – dicono i consiglieri di minoranza – è che la proprietà voglia evitare violazioni della privacy ai futuri occupanti delle ville di lusso. Se il Comune accetta la richiesta si porterà a termine  un’altra svendita di territorio a favore di privati, danneggiando il pubblico interesse».

Poi c’è la questione degli alberi. «Ci è stato comunicato – dice la minoranza – che sarebbe necessaria una nuova “pulizia” della cipressaia che prevede il taglio di ulteriori 71 piante di alto fusto, dopo le 64 già eliminate in modo furbesco e discutibile».

A tal proposito si evidenzia «la necessità di trovare un perito agronomo esterno alla Comunità Montana che, con un rappresentante dell’Amministrazione ed uno della minoranza, esegua un controllo puntuale e preciso ed identifichi le piante eventualmente da tagliare con una precisa mappatura». La minoranza solleva il dubbio che il taglio sia funzionale alla creazione di una più ampia vista lago da Villa Eden.

Su questi problemi “Insieme per Gardone” chiede al sindaco la disponibilità ad un pubblico dibattito, «per informare la popolazione e gli enti interessati sulle scelte relative a Villa Eden».

Segnalazioni in proposito sono state inoltre inviate al Parco Alto Garda, Italia Nostra, Legambiente, Corpo Forestale, Soprintendenza, Comunità del Garda e al locale consorzio albergatori.

 

L’intervento edilizio

Siamo sulla collina ex Montedison, un panorama da favola che abbraccia mezzo lago. Qui stanno sorgendo, su un’area di cantiere di 78 mila metri quadrati,  7 ville extra lusso (progettate dalle “archistar” Matteo Thun, David Chipperfield, Richard Meier e Atp Sphere), una palazzina con 4 appartamenti e una «club house» con centro benessere e termale, ristorante con terrazza panoramica, biblioteca e “stanza sigari”, catering individuale e altri servizi.

A queste costruzioni si potrebbero peraltro aggiungere altri 6.800 metri cubi di residenziale, già concessi alla proprietà, ma per il momento “congelati”.

A quanto pare Villa Eden avrebbe chiesto di poter realizzare questa cubatura in un lotto adiacente l’attuale comparto occupato dal cantiere, limitando l’intervento a 4.800 mc pur di lasciare più spazio tra le sette ville extra lusso (già piuttosto addossate e “compresse”).

L’intervento è stato criticato dalle associazioni ambientaliste ed è divenuto uno dei simboli della cementificazione della coste gardesane.

Guarda il sito della società Villa Eden.

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“Welcome to paradise” recita il grande cartello posto all’ingresso del cantiere.
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Due delle ville extra lusso in fase di costruzione nel comparto di Villa Eden
Un tratto della passeggiata al centro della polemica: sarà pubblica o privata?
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Villa Eden: la recente operazione di taglio di 64 piante nell’area della lottizzazione
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