Polstrada Salò, azzerato l’affitto per salvarla

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SALÒ – Il Comune mette a disposizione la caserma a titolo gratuito purché il presidio Polstrada salodiano rimanga sul territorio. Una presenza indispensabile per una zona turistica, con una viabilità critica.

Siamo sicuri che sopprimere la Polizia Stradale di Salò produrrà risparmi? Quanto si spenderà, in benzina e tempo, per presidiare il territorio con pattuglie che dovranno arrivare da Brescia? E ancora ci si chiede: è opportuno privare un territorio come quello altogardesano e valsabbino, caratterizzato da un viabilità che presenta criticità enormi, di un presidio di sicurezza ritenuto indispensabile?

Eppure la Direzione Centrale della Polizia di Stato ha previsto, nell’ambito di un progetto di «rimodulazione» della sua organizzazione territoriale, di trasferire alla sede di Brescia le funzioni del distaccamento salodiano.

Un’eventualità che l’Amministrazione comunale vuole scongiurare. Per farlo il Comune gioca la carta della caserma concessa gratuitamente.

Nei giorni scorsi la Giunta del sindaco Giampiero Cipani ha così deliberato di «confermare la propria disponibilità alla concessione al Ministero dell’Interno, in comodato d’uso gratuito, dei locali attualmente sede del distaccamento della Polizia Stradale, finalizzata al mantenimento del distaccamento stesso».

La Giunta ha inoltre deciso di «stabilire in 9 anni, rinnovabile alla scadenza alle medesime condizioni, la durata del contratto di comodato gratuito». Caserma gratis, dunque, purché il presidio rimanga a Salò.

La delibera è già stata inviata al Ministero competente, al Comando provinciale della Polstrada e al Prefetto «per le determinazioni di conseguenza». Si attende una risposta. «Ci auguriamo positiva», afferma il sindaco Cipani, intenzionato a tamponare l’emorragia di servizi che negli ultimi anni ha privato Salò dell’ospedale, del pronto soccorso, della Camera di commercio e della sezione staccata del Tribunale.

La delibera di Giunta ricorda che il distaccamento salodiano della Polstrada, operativo dal 1961, è un presidio di sicurezza indispensabile per un vasto territorio (l’Alto Garda, la Valtenesi e la Valle Sabbia), anche in considerazione della «particolare criticità della viabilità» e della «notevole mole di traffico derivante dalla vocazione turistica dell’area e dalla significativa presenza di rilevanti insediamenti industriali».

Già nella precedente tornata amministrativa il Consiglio comunale salodiano aveva approvato una mozione a difesa della Polstrada, evidenziando «che il risparmio di spesa che si otterrebbe a seguito della soppressione della sede di Salò risulterebbe particolarmente esiguo» e ricordando che «negli ultimi 5 anni il personale della Polstrada ha operato con 5.000 pattuglie, rilevato 1.000 incidenti stradali, denunciato 800 persone, ne ha controllate 110.000 e sanzionato 1.000 automobilisti in stato di ebbrezza alcolica».

Ricordiamo che la Polstrada salodiana ha sede in un immobile di proprietà comunale di 700 mq per il quale il Comune chiede un affitto annuo di soli 6.053 euro. Soldi ai quali l’Amministrazione Cipani è disposta a rinunciare pur di salvare il presidio. Sulla questione era intervenuto anche il consorzio turistico Garda Lombardia: «La chiusura del distaccamento – aveva dichiarato il presidente Chicco Risatti – metterebbe a rischio il turismo del Garda. La possibilità che un’arteria così trafficata come la Gardesana rimanga senza un presidio permanente e ravvicinato della Polizia Stradale non dovrebbe nemmeno essere presa in considerazione».

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