Il ritorno dell’orso e del lupo: alcune informazioni

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ALTO GARDA – Orso e lupo stanno tornando anche sulle montagne della provincia Brescia, così come nel veronese e, ovviamente, in Trentino. Ecco le norme comportamentali da adottare in caso di incontri, diffuse dalla Polizia provinciale di Brescia.

Ritorno dei grandi predatori: orso e lupo

La presenza dei grandi carnivori è segno di una buona gestione faunistico venatoria. L’orso sta facendo la sua ricomparsa in provincia di Brescia a seguito del programma di reintroduzione life Ursus avviato alla fine degli anni 90 nella confinante provincia di Trento, mentre il lupo sta lentamente riconollizando le Alpi. Il Corpo di Polizia Provinciale di Brescia e coinvolto in prima persona, avendo la Provincia di Brescia aderito ai Progetti Life dedicati alla conservazione di queste specie, il LIFE09 NAT/IT/000160 relativo alla Conservazione dell’Orso Bruno su Alpi e Appennino ed il LIFE12 NAT/IT/0001807 relativo alla Gestione e Conservazione del Lupo sulle Alpi. Personale del Corpo e stato formato per poter effettuare tutte quelle azioni necessarie ad accertare la presenza di questi predatori sul territorio, ad effettuare il rilievo dei danni causati da questi predatori. Inoltre per quanto riguarda l’orso personale del Corpo unitamente a Personale CFS è inserito in squadre di emergenza per la gestione di esemplari che adottino comportamenti problematici o confidenti verso la popolazione.

Regole di comportamento in caso si incontri un orso bruno

L’avvistamento di un Orso bruno è una rara ed emozionante occasione che si concede a pochi. Nel caso è bene rimanere a distanza a godersi questa meraviglia! In ogni caso, è bene rispettare alcune regole di buon senso, utili a non spaventare gli animali osservati e a non correre rischi derivanti da una reciproca errata valutazione delle circostanze. In caso di incontro con un Orso bruno: godersi a distanza questo raro spettacolo. Non avvicinarsi per nessuna ragione. Se l’animale viene verso l’osservatore, probabilmente è perché per qualche ragione non lo ha ancora notato. Parlare ad alta voce senza fare movimenti bruschi e indietreggiare senza voltarsi in modo da mantenere la distanza. Appena si accorgerà della presenza di una persona scapperà nel folto del bosco. Se l’osservatore di trova improvvisamente a breve distanza da un Orso bruno controllare l’emozione. Rimanere calmi. Iniziare a parlare ad alta voce lasciando una via di fuga all’animale. Questo sarà sufficiente a far scappare lo sprovveduto predatore. Se l’orso si alza sugli arti posteriori guardando nella direzione dell’osservatore annusando, stare tranquilli: non si tratta di un atteggiamento di minaccia nei suoi confronti, bensì di curiosità e imbarazzo. Farsi notare e l’orso scapperà.

Se si incontrano cuccioli di Orso bruno, non avvicinarsi e non toccarli per nessuna ragione. Non mettersi mai tra i cuccioli e la madre. Questa è una rara occasione in cui si possono verificare comportamenti aggressivi finalizzati alla difesa della prole. Tornare con cautela sui propri passi. Se si osservano orsi particolarmente confidenti avvisare le autorità competenti Se l’orso manifesta un atteggiamento aggressivo probabilmente è stato spaventato e non ha trovato vie di fuga, oppure ci sono dei piccoli nelle vicinanze o ci si trova in prossimità di una preda. L’atteggiamento aggressivo o i falsi attacchi sono finalizzati a spaventare il potenziale pericolo (in questo caso, l’osservatore) e normalmente non comportano il contatto fisico. Se questo dovesse avvenire, esperienze condotte in Nord America e in Europa Orientale suggeriscono di sdraiarsi a terra in posizione fetale, riparando la testa con le braccia. L’orso comprenderà che l’osservatore non costituisce un pericolo e si allontanerà. Solo allora sarà possibile tornare sui propri passi.

Segnalazioni di avvistamenti o tracce

In caso di avvistamenti di orsi o lupi si deve contattare il numero verde 1515 del CFS o la Centrale Operativa della Polizia Provinciale, del personale formato si recherà in loco ed per espletare i sopralluoghi necessari al fine di stabilire se si è realmente in presenza di questi animali (raccolta campioni ecc.).

Richiesta indennizzo danni da grandi carnivori

E’ possibile chiedere l’indennizzo dei danni causati dai grandi predatori alla regione che ha stipulato apposita assicurazione. Il danneggiato dovrà chiedere tempestivamente l’intervento della Polizia Provinciale o del CFS per il sopralluogo necessario all’accertamento del danno e agli ulteriori adempimenti di competenza contattando il 1515 o la Centrale Operativa della Polizia Provinciale. Si ricorda che al fine di certificare il danno da grandi carnivori spesso vengono effettuate analisi genetiche in laboratorio di materiale biologico ritrovato sul posto, pertanto risulta necessario che non venga alterato in alcun modo il luogo in cui si è verificata la predazione.

L’agente consegnerà il modulo per la “domanda di indennizzo per danni da predatore arrecati a allevamenti o apiari” e assisterà il danneggiato nella compilazione dello stesso. Il soggetto che ha subito il danno dovrà inviare il plico contenente tutti i documenti richiesti, unitamente alla documentazione prodotta dalla polizia provinciale, tramite raccomandata a/r a:

Regione Lombardia

Presidenza della Giunta Direzione Centrale

Organizzazione Personale Patrimonio e Sistema Informativo

U.O Patrimonio e Acquisti

Unità Operativa Archivi, Assicurazioni e Servizi Interni

P.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano

 

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