Desenzano, concerto per ricordare la Shoah

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DESENZANO – Domenica 25 gennaio alle 17 concerto del Nuovo Ensemble Desenzano diretto dal M° Andrea Mannucci nell’auditorium Celesti. Musiche di Pergolesi, Rota, Morricone, Gershwin e altri.

Com’è ormai tradizione, un concerto della stagione musicale desenzanese è dedicato al “Giorno della Memoria”, istituito il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana degli ebrei di quanti hanno subìto la deportazione, la prigionia e la morte.

Il concerto per la Memoria, quinto appuntamento della stagione 2014-2015, si terrà domenica 25 gennaio alle ore 17 nell’auditorium Andrea Celesti con ingresso libero. In programma musiche di G.B. Pergolesi, N. Rota, E. Morricone, G. Gershwin e altri, eseguite dal Nuovo Ensemble Desenzano diretto dal M° Andrea Mannucci.

I brani scelti – tratti in prevalenza dalla colonna sonora di note pellicole cinematografiche – si accostano in modi diversi alla tragedia del popolo ebraico e sono stati appositamente trascritti e rielaborati per il Ned Ensemble, facendo emergere una forza compositiva che talvolta resta nascosta nella partitura originale, vincolata alle esigenze della narrazione filmica. Come scrive nelle note d’ascolto la prof.ssa Elena Bittasi, “contro la banalità del male, nei campi di prigionia la musica risuonava come una preghiera chassidica: un inno alla dignità umana e alla luminosa bellezza della vita”.

Il Laboratorio teatrale del Liceo Bagatta di Desenzano alternerà ai brani alcune letture sul tema della Shoah. Gli autori vanno da Primo Levi a Eli Vizel e Hanna Krall. Le letture sono state curate da Faustino Ghirardini con un gruppo di studenti coordinati dal Prof. Luca Redana. Nel lavoro teatrale la riflessione sul Giorno della Memoria si allarga fino a diventare riflessione sulla memoria del passato e sul senso del presente. Nelle parole di F. Ghirardini: Che cos’è la memoria? Quale può essere oggi il senso della Memoria? Schiacciati tra passato e futuro viviamo in un presente sempre più sottile, sempre più trasparente, sempre più evanescente. E qual è il senso del giorno della Memoria? Una data? Un calendario? Un rito? Una retorica? La Shoah , un punto di dolore assoluto, che si allontana lentamente lungo la “Time line” della storia, opacizzandosi, riducendosi, perdendosi. Il male di allora non è stato altro che l’aggregarsi del male individuale in una coscienza collettiva… In una incoscienza collettiva…

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