Happy Blue Hour: l’ordinanza

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SALÒ – Giro di vite sugli aperitivi salodiani del giovedì sera. Ecco cosa prevede l’ordinanza del sindaco pubblicata oggi, martedì 4 agosto.

Non più notti bianche, ma semplici aperitivi in musica. Il sindaco Cipani, dopo le polemiche roventi dei giorni scorsi, mette mano al regolamento che disciplina gli Happy Blue Hour del giovedì sera.

Lo fa revocando l’ordinanza del 26 maggio scorso che stabiliva, dal 1° giugno al 30 settembre 2015, la possibilità di effettuare intrattenimenti musicali serali all’esterno dei pubblici esercizi fino alle 24 (e non fino alle 23 come prevede il regolamento di Polizia urbana), con l’ausilio di amplificatori anche nel centro storico.

Nell’ordinanza (la puoi scaricare qui) si legge che «l’allungamento fino alle 24 dell’orario fino al quale sono ammissibili intrattenimenti musicali… sta comportando, nel corso della manifestazione del giovedì sera denominata Happy Blue Hour, la concentrazione di un elevato numero di persone che si ritrovano nei pressi degli esercizi pubblici consumando bevande alcoliche e stazionando nei pressi dei locali fino a tarda notte; che la presenza di questi gruppi di persone, che spesso a tarda ora presentano evidenti segni di ubriachezza, danno luogo a grida, danneggiamenti, sporcizia prodotta sul suolo pubblico e bisogni fisiologici soddisfatti nei vicoli circostanti; che i predetti comportamenti provocano disturbo alla quiete pubblica…».

Dunque, già a partire da giovedì 6 agosto, gli intrattenimenti musicali saranno consentiti fino alle 23. Inoltre in centro storico saranno consentiti esclusivamente mediante uso di strumenti non amplificati. È altresì vietato l’uso di strumenti a percussione.

AGGIORNAMENTO ore 17.55: Il Comune informa che vista l’imminenza della manifestazione e gli impegni già assunti dagli operatori con i gruppi musicali, l’ordinanza non sarà applicata giovedì 6 agosto.

Non mancheranno le reazioni. Peraltro la questione è già piuttosto dibattuta.

Ha preso posizione anche il gruppo GenerAzione Salò, con un post sulla sua pagina Facebook, nel quale si legge: «Questa amministrazione non ha mai celato l’antipatia verso questa manifestazione “ereditata”, ma non potendo farla cessare dall’oggi al domani, ha cercato di creare il dissenso. Dapprima sono stati alzati in modo smisurato i prezzi per la partecipazione, che in realtà dovrebbero solo coprire i costi della Siae e poco più, invece anche su questo evidentemente deve esserci un guadagno… (che però non va al comune!?!). Poi è cominciata la campagna stampa sull’abuso di alcool: titoloni sull’HBH e poi, leggendo, in realtà si parlava di patenti ritirate a Gavardo o a Vobarno. Poi ancora controlli serrati a tutti quelli che salivano in macchina. E che dire dei bar? Uno addirittura ha preso due multe di centinaia di euro perché il piccolo altoparlante posto dietro il bancone era girato verso l’esterno e la finestra era aperta (con 42 gradi fuori..).
E infine siamo arrivati al colpo finale, dove il preside ha chiamato gli esercenti dicendo che, o fanno come dice lui, oppure si chiude tutto.
Che dire? Non siamo certo qui a negare che negli ultimi anni vi sia un grave, anzi gravissimo problema legato all’uso di alcool da parte dei giovani , ma è un problema sociale, per il quale il nostro comune peraltro non sta facendo assolutamente nulla..
I ragazzi bevono anche le altre sere della settimana, con buona pace delle loro famiglie e del sindaco, ma non vediamo mettere in atto provvedimenti, né tantomeno prevenzione: le scuole tentano di fare qualcosa, ma evidentemente è troppo poco.
Ma tornando ai nostri giovedì sera, che crediamo siano universalmente apprezzati visto il furore che si è scatenato sui social network, è logico che, ospitando migliaia di persone possa esser messo in conto qualche piccolo episodio negativo, ma non è certo un buon motivo per chiudere tutto e mandare la gente a dormire alle 21, magari con i violoncelli agli angoli delle strade. Bel paese turistico!».

È intervenuta anche l’ex vicesindaco Stefania Zambelli, che con una lettera alla stampa ha esplicitato la posizione della Lega Nord: «Gentile direttore, nella precedente amministrazione comunale ho rivestito la carica di vice sindaco di Salò e assieme al gruppo di cui sono onorata di aver fatto parte abbiamo dato vita a numerose iniziative per concittadini, commercianti e turisti, una serie di servizi ed eventi finalizzati a migliorare la qualità e la vitalità della nostra amata cittadina. Tra questi ricordiamo la festa dell´ultimo dell´anno in piazza, la nomina di Salò quale città europea dello sport, l´Happy Blue Hour e tanti altri. Il caso vuole che proprio nel merito di quest´ultimo evento, l´allora opposizione che ora guida il Comune con il sindaco Giampietro Cipani manifestasse il proprio disappunto definendo l´Happy Blue Hour un´idea «degna di due salumaie». Peccato però che i risultati negli anni abbiano dimostrato il contrario e questo lo si è visto dalla grande affluenza di turisti e concittadini che vi hanno sempre partecipato. Capisco che questa idea sia da salumaie (sebbene abbia riscosso un notevole successo) e nulla può al cospetto di eventi di così alta caratura… culturale quali possono essere considerati la gara di macchinine a rotelle, i gonfiabili dei bambini sul lungolago in una giornata con 40 gradi all´ombra e la gara ciclistica, in cui il totale dei partecipanti si poteva contare sulle dita di una mano. Questi sono solo alcuni esempi degli eventi di recente promossi e organizzati dall´attuale amministrazione. Ma nessuno è perfetto! E oggi cosa succede? L´amministrazione Cipani non perde occasione per sottolineare che i giovedì musicali di Salò si sarebbero trasformati in un ricettacolo di vari tipi di delinquenti e criminali. La domanda sulla sicurezza della nostra cittadina sorge spontanea: solo di giovedì questi malfattori si riunirebbero nella nostra Salò allo scopo di danneggiare le strutture e disturbare cittadini, esercenti e turisti? Insomma, una situazione insostenibile! Peccato che per tanti anni, durante l´amministrazione del sindaco Barbara Botti, non sia mai accaduto niente di grave e per fortuna tanti cittadini e commercianti hanno un´immagine ben chiara di questo evento che finalmente, e per la prima volta dopo tanti anni, ha riportato Salò ad avere il lungolago e il centro pieno di turisti. Come d´altronde dovrebbe essere in una vera città turistica. Qual è, dunque, la verità? L´Happy Blue Hour è stata veramente un´iniziativa fallimentare considerato il così evidente afflusso di gente, di turisti stranieri ma anche di persone che arrivano dai paesi più o meno limitrofi, spesso anche da Brescia? O forse tutto questo «terrorismo», diffuso e pubblicizzato, è strumentale a qualche altro scopo? Perchè arrivare a usare parole infelici nei confronti di una felice intuizione?».

Il dibattito continua.

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