Ibis eremita: la migrazione guidata dall’uomo

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BUSSOLENGO – Lunedì 17 agosto la migrazione di 31 Ibis eremita guidati da due ultraleggeri. Nel progetto coinvolto, unico partner italiano, il Parco Natura Viva di Bussolengo.

Uomini e uccelli hanno compiuto l’ultimo addestramento al volo martedì scorso. Se venti e temperature lo permetteranno, lunedì 17 agosto 31 Ibis eremita verranno guidati fuori da Salisburgo da due ultraleggeri a motore, con a bordo i quattro genitori adottivi che li hanno allevati finora. Da lì, l’insolito stormo attraverserà le Alpi nei pressi di Bolzano, decretando l’inizio della seconda migrazione guidata dall’uomo del progetto LIFE+ “Reason for Hope” per la reintroduzione in natura dell’Ibis eremita.

Con il doppio degli uomini rispetto alla I migrazione 2014 e con il doppio degli uccelli: insieme agli Ibis, voleranno ancora Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer alla loro seconda esperienza, mentre l’altra coppia sarà formata da Daniela Tritscher e Pablo Przesang. L’impresa accoglierà dunque per la prima volta un “papà” adottivo.

In quattro o cinque tappe, la spedizione dovrebbe percorrere i 1.000 chilometri necessari per raggiungere la meta ad Orbetello, dove gli uccelli sverneranno per far ritorno in Austria solo con il clima più mite di aprile. A quel punto, dovranno tornare verso casa senza l’aiuto dell’uomo.

Uno stormo di Ibis eremita.
Uno stormo di Ibis eremita.

E’ proprio questo l’obiettivo del Waldrappteam, il gruppo di ricercatori austriaci promotore del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for hope”, che trova nel Parco Natura Viva di Bussolengo l’unico partner italiano: insegnare la rotta di svernamento agli Ibis eremita, uccelli migratori estinti in Europa dal 1600 per mano dell’uomo, come condizione essenziale affinchè la specie torni libera a solcare i cieli del vecchio continente. Ma fino a quel momento, sarà l’uomo a doverli guidare nel ricordo dell’istinto ancestrale, mettendo gli esemplari nelle condizioni di apprendere la rotta e di trasmettere l’informazione ai più giovani.

“Per un giovane Ibis, il genitore adottivo umano assume il ruolo dell’adulto esperto dal momento in cui, appena pulcino, ne subisce l’imprinting nel nostro campo di allevamento – precisa Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam – Da allora, è in grado di seguirlo ovunque, anche se siede su un ultraleggero e vola via!”

Come detto il Parco Natura Viva è l’unico partner italiano del Waldrappteam, incaricato in Italia della divulgazione del progetto di reintroduzione dell’Ibis eremita, con lo scopo di bloccarne la caccia illegale.

Un'immagine della migrazione guidata del 2014.
Un’immagine della migrazione guidata del 2014.

Le prove di volo

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