Il Garda vuole l’albero della vita
DESENZANO – La parola ai promotori dell’iniziativa per portare il simbolo di Expo sul Garda: “Una struttura itinerante, per coinvolgere ben tre regioni e molti comuni. Si può fare!”.
Gregorio Trebucchi, promotore dell’iniziativa “Portiamo l’albero della vita a Desenzano” e segretario dell’associazione Desenzano Sviluppo Turistico, ci spiega la sua idea: “Io non sono un tecnico. Promuovo un’idea che mi piace, espressa da uno stimato architetto. Penso che se le piattaforme petrolifere resistono alle tempeste oceaniche, allora si può realizzare una piattaforma adeguata anche sul lago. La sostenibilità tecnica è una sfida che devono raccogliere le persone del settore. Ma mi pIace immaginare, in prospettiva, 3 o 4 agganci della piattaforma sul lago, in modo che un anno l’Albero possa stazionare a Desenzano, un altro a Peschiera, un altro ancora a Riva»
Trebucchi sa che la sua è una quasi “mission impossible”: «Nessuno ha detto che è facile, ma pensare che sia impossibile mi sembra sminuire la nostra ingegneria e, tutto sommato, l’intelletto umano».
“Ecco come porteremo l’Albero sul Garda”
«Per rispondere ad alcune domande ricorrenti – spiega Trebucchi – ecco le linee guida del progetto a cui stiamo lavorando, concepito dall’architetto Gianmaria Zacchi, e che speriamo di presentare a breve. Intanto non vogliamo portare l’Albero della Vita a Desenzano, ma sul Garda. Desenzano la ipotizziamo come prima tappa. Immaginiamo l’Albero come struttura itinerante. In questa maniera si possono coinvolgere ben tre regioni e molti comuni, dividendo i costi di manutenzione tra tutti, e facendo sì che lo spettacolo non sia ripetitivo, ma si rinnovi in ogni location, non annoiando mai gli spettatori. Così facendo L’Albero della Vita diventerebbe il simbolo del Garda intero, gestito da una società di servizi che ne programmi gli show, rinnovandosi ogni volta, in una stimolante competizione tra le realtà ospitanti».
Come? «Semplice – dice Trebucchi -, noi vogliamo poggiarlo su una piattaforma galleggiante, e dotare i comuni che vogliono ospitarlo di un aggancio subacqueo (per fare un esempio, come una piattaforma petrolifera o similare) e la piattaforma stessa diverrebbe palco per spettacoli. Per finanziare i costi di trasporto e installazione (pare servano svariati milioni di euro), stiamo valutando di partecipare a bandi legati a progetti. Per portare avanti l’idea, ammesso e non concesso che il consorzio proprietario dell’Albero voglia non solo concedere al Garda l’Albero ma farsi anche supporter dell’iniziativa, avremo bisogno di creare un comitato promotore a cui partecipano gli enti territoriali e aziende private»
Ce la faranno? Stay tuned su www.facebook.com/Portiamo-lAlbero-della-Vita-sul-Garda
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