Rischio incendi: botti solo dove non c’è pericolo

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RIVA DEL GARDA – Un’ordinanza firmata martedì 29 dispone il divieto d’accensione di fuochi d’artificio in determinate zone di Riva del Garda. Ecco dove vige il divieto.

A sud di viale Rovereto dall’Albola al porto San Nicolò, a est della strada di Sant’Alessandro fino al centro abitato, a ridosso delle pendici del monte Brione, a Varone nella zona dei Verbiti e delle pendici di Mazzano fino al crinale della Rocchetta e del Tombio. È l’area nella quale un’ordinanza, che il sindaco Adalberto Mosaner ha firmato martedì 29 dicembre, dispone con effetto immediato il «divieto assoluto d’accensione e lancio di fuochi d’artificio, di sparo di petardi, di scoppio di mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici», causa la perdurante siccità e il rischio d’incendio. I cosiddetti «botti» sono permessi nella restante area cittadina, evidenziata nella cartografia allegata al provvedimento.

L’iniziativa è legata alla celeberrima consuetudine del «botti» di Capodanno, che date le condizioni climatiche di persistente siccità, potrebbe avere gravi conseguenze in tema di pubblica incolumità, causando incendi, evenienza molto concreta, anche in considerazione delle previsioni meteorologiche che ipotizzano anche per i prossimi giorni il protrarsi dell’attuale situazione di alta pressione.

L’iniziativa del sindaco fa sèguito all’Ordinanza del presidente della Provincia (leggi qui la notizia), dello scorso 18 dicembre, che ha disposto, con decorrenza immediata e su tutto il territorio provinciale al di fuori del perimetro dei centri abitati, il divieto assoluto d’accensione e lancio di fuochi d’artificio, di sparo di petardi, di scoppio di mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici. L’Ordinanza provinciale fa salva la competenza dei sindaci ad adottare, nei centri abitati, eventuali e ulteriori provvedimenti, anche di natura contingibile e urgente, per fronteggiare particolari situazione di pericolo.

L’Ordinanza corrisponde alla volontà dell’Amministrazione comunale di salvaguardare l’incolumità dei cittadini, a fronte di una situazione meteo anomala e di un concreto pericolo di incendio, per i quali s’invita tutti a fare la propria parte, attenendosi con rigore e senso di responsabilità a quanto disposto.

Per le trasgressioni è disposta la sanzione di amministrativa da 25 a 500 euro.

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