In uno spettacolo l’epopea del bandito Zanzanù

TIGNALE – Mercoledì 17 agosto a Tignale appuntamento con la storia: lezione-spettacolo sulla controversa epopea del bandito Zanzanù, catturato e ucciso a Tignale il 17 agosto 1617.

La serata è organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con gli attori de L’Archibugio Compagnia Teatrale, realtà culturale leonicena specializzata nell’allestimento di spettacoli a carattere storico. In un’appassionante e incalzante lezione-spettacolo, gli attori Giovanni Florio e Umberto Peroni ripercorreranno la controversa epopea di Giovanni Beatrice (alias Zanzanù), figura entrata da secoli nell’immaginario folklorico gardesano.

L’Archibugio, sulla scorta dei numerosi saggi scientifici pubblicati dallo storico vicentino Claudio Povolo, è impegnata da anni in un progetto di riscoperta della dimensione storica e umana del bandito che per più di quindici anni seppe tenere in scacco Venezia e il Leone di San Marco.

Così Giovanni Florio, regista de l’Archibugio Compagnia Teatrale e autore del testo teatrale: «A sei anni dal debutto del nostro primo spettacolo dedicato Zanzanù, la sua storia continua ad affascinarci e ad affascinare il pubblico. C’è una dimensione epica in questa vicenda realmente accaduta che non può non stupire: nostro obiettivo è quello di farla rivivere attraverso il linguaggio teatrale». Da questo punto di vista lo spettacolo si pone idealmente in continuità con l’opera di narrazione iniziata nel 1618 dal pittore Giovanni Andrea Bertanza, autore del maestoso ex-voto conservato presso il Santuario tignalese di Montecastello e raffigurante la feroce battaglia che avrebbe portato alla cattura e all’uccisione del bandito.

Ultimo di una lunga serie di spettacoli, La via dell’armi è un’appassionata narrazione teatrale nella quale la vicenda umana del bandito Zanzanù viene ricostruita dagli attori del L’Archibugio passando con disinvoltura da documenti originali a Wikipedia, senza tralasciare l’immortale William Shakespeare. Il risultato è un racconto trasversale e senza tempo capace di abbracciare i temi universali del teatro classico: la morte, la vendetta, l’onore e la giustizia.

A 399 anni esatti dalla morte del bandito Zanzanù, lo spettacolo andrà in scena il 17 agosto 2016 alle 20,30 sul sagrato della chiesa di S. Maria Assunta di Tignale, nel centro storico di Gardola. In caso di maltempo lo spettacolo si terra presso l’Auditorium delle scuole medie di Tignale. Ingresso gratuito.

Per ulteriori informazioni

Sito internet: ww.archibugiocompagniateatrale.it

Facebook: www.facebook.com/larchibugio.compagniateatrale

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santuario montecastello
Il santuario di Montecastello, a Tignale.
zanzanù ex voto
Il quadro raffigurante la battaglia in cui fu ucciso il bandito Zanzanù.

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