Le nuove mostre al MuSa

SALÒ – Quattro nuove esposizioni temporanee, che intrecciano temi e artisti di diversi, inaugurate al MuSa. Nessun letargo per il Museo di Salò, motore di cultura anche nei mesi invernali.

«A meno di un mese dalla chiusura della mostra “Da Giotto a de Chirico”, curata da Vittorio Sgarbi, il MuSa intende dimostrare che la sua vitalità non è soltanto stagionale, ma che è al servizio dei cittadini, della cultura e della bellezza durante tutto l’anno, come deve essere». Il direttore del Museo civico salodiano, Giordano Bruno Guerri, saluta così le quattro nuove mostre inaugurate ieri, nella convinzione che anche a Salò, come nelle città d’arte, si possa attrarre turismo, in questo caso culturale, anche nei mesi invernali.

Ne è certo anche il sindaco Giampiero Cipani, che sottolinea il nuovo «investimento in cultura e conoscenza», convinto che «la strada intrapresa sia la migliore e la vincente, in termini culturali e di benefiche ricadute per la città di Salò e l’intero territorio gardesano».

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Nessun letargo invernale, dunque, per il MuSa, che fino al 19 febbraio 2017 alinea ben quattro nuove esposizioni temporanee, che si affiancano alle collezioni permanenti, al Museo del Nastro Azzuro e alle mostre «Il culto del duce» (fino al 28 maggio) e «Gasparo nell’anima» (fino al 10 gennaio). Le nuove mostre intrecciano temi e artisti di diversa estrazione.

Il percorso espositivo si apre con la mostra dal titolo «Poi spuntò l’alba. Ed era il 25 aprile. La Resistenza italiana», a cura di Roberto Chiarini e di Elena Pala, che illustra due categorie storiografiche: la Resistenza armata, nella quale giovani e indomiti antifascisti sfidarono con le armi il nemico, e la Resistenza disarmata e civile, quella fatta di rinunce quotidiane e sofferenza. Un percorso lungo e difficile, che portò alla Liberazione e gettò le basi della rinascita democratica italiana.

Prosegue con la mostra del pittore Gian Marco Montesano «Era una notte che pioveva», nel quale il maestro mette in scena il violento ricordo della Grande Guerra che, agli occhi di Montesano, è un triste spettacolo in cui gli esseri umani si muovono tra trincee, filo spinato, fucili e vittime innocenti, spesso sullo sfondo di immagini sognanti del passato.

La mostra «Civica Raccolta del Disegno di Salò. Collezione d’arte contemporanea» è dedicata alle opere acquisite negli anni passati dalla collezione salodiana, integrata con nuovi materiali grafici di giovani artisti emergenti. La maggior parte delle opere esposte rappresenta le diverse correnti artistiche che hanno caratterizzato il XX secolo, e fornisce una straordinaria panoramica della Civica Raccolta, una delle più importanti collezioni italiane di disegni contemporanei.

L’ultima mostra, «Ninfe», a cura dell’artista salodiano Angelo Aime, anima l’ingresso del museo con cinque sculture in cotto patinato e gesso, eleganti e raffinate. Una sesta opera, Ninfe, è collocata all’esterno dell’ingresso, per accogliere i visitatori.

Info: www.museodisalo.it.

Il direttore Giordano Bruno Guerri con i figli e il sindaco Giampiero Cipani al taglio del nastro.
Il direttore Giordano Bruno Guerri con i figli e il sindaco Giampiero Cipani al taglio del nastro.

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