Zaino a terra per Micoli. Poinelli nuovo presidente della Monte Suello

SALÒ – Dopo tre mandati triennali Romano Micoli passa la guida delle penne nere del Garda e della Valsabbia a Sergio Poinelli.

  • Così hanno deciso questa mattina, domenica 11, i delegati dei 57 Gruppi alpini che, nell’auditorium del liceo Fermi, hanno preso parte all’assemblea annuale.

Romano Micoli (nella foto sopra mentre riceve il riconoscimento che l’assemblea sezionale gli ha voluto tributare) lascia un segno profondo nella vicenda sezionale. I “suoi” alpini lo hanno ringraziato con queste parole, pubblicate sul sito della Monte Suello.

Caro Presidente,

Nella vita le belle storie si spera sempre che non abbiano una fine, purtroppo non è cosi ma noi alpini della “Monte Suello” capiamo i motivi che ti hanno spinto a prendere questa decisione ma permettici di essere un po’ tristi visto che in questi 9 anni abbiamo potuto apprezzare la tua saggezza nel guidare la nostra sezione con personalità e con la tua proverbiale calma e trasparenza.

Nove anni impegnativi, pieni di soddisfazioni basti vedere le tante manifestazioni ben riuscite organizzate dai nostri gruppi ma sempre con la tua sapiente regia, a partire dall’ultimo in ordine cronologico ovvero il raduno di raggruppamento a Desenzano del 2016, al premio fedeltà alla montagna di Bagolino oppure ricordando le tante adunate sezionali che negli ultimi anni hanno visto un buon aumento della partecipazione dei nostri alpini sia nelle giornate di sabato che della domenica.

Per non dimenticare le tante opere di beneficenza che la nostra sezione ha promosso con successo in questi anni.

Certo non sono mancati anche momenti di amarezza dovuti quasi sempre a episodi di ripicche personali che alcuni nostri associati hanno voluto portare avanti anche oltre il necessario, ma anche in questi casi il tuo buon senso non ti ha mai abbandonato.

Da domani sarai un alpino semplice ma noi speriamo e ne siamo certi che sarai comunque sempre al nostro fianco nelle tante iniziative che continueremo a portare avanti. Ed è per questo che conoscendo il tuo carattere pensiamo che la cosa che ti faccia più piacere sia il nostro grande GRAZIE ROMANO.

Micoli passa il testimone a Sergio Poinelli, che ha ottenuto 97 voti, contro i 60 dell’altro candidato, Fabio Pasini. Al nuovo presidente il compito di proseguire, nel segno della continuità, l’opera di Micoli.

Il nuovo presidente della Monte Suello, il tignalese Sergio Poinelli.

 

Il nuovo presidente. Sergio Poinelli nasce a Tignale, dove risiede tuttora, il 27 settembre 1953. È sposato ed ha una figlia che lo scorso anno lo ha reso nonno. Impresario edile, è in pensione dal 2016.

Il servizio militare lo ha assolto nel 1973/74 a Malles Venosta nel 5° Rgt. Alpini, Btg. Tirano, 48a Compagnia. Dopo il congedo l’iscrizione all’Ana è immediata e negli anni ha ricoperto la carica di Capogruppo di Tignale (per 20 anni) e Consigliere sezionale col ruolo di: Delegato di zona, Responsabile A.I.B. antincendio boschivo, Responsabile del servizio d’ordine e Vicepresidente. Dal 2012 ha assunto la carica di Vicepresidente Vicario. Sovente ha rappresentato la Sezione in manifestazioni fuori regione. Ha inoltre partecipato, come volontario, alla ristrutturazione della sede Sezionale di Salò e alla realizzazione del rifugio “Granata” a Campèi de Sima.

Di pari merito il suo impegno civile: consigliere comunale, A.I.B. e Protezione Civile comunale, co-fondatore e Presidente dell’associazione Tignale Soccorso, membro dell’attuale C.D.A. della casa di riposo “Bonincontri” di Tignale. È stato impegnato quale volontario durante i giorni dell’alluvione di Asti del 1996.

I delegati presenti all’assemblea, nell’auditorium del liceo Fermi, a Salò.

 

Nel corso dell’assemblea sono stati assegnati i consueti riconoscimenti sezionali. Ne riparleremo, dedicando il giusto spazio ai nostri alpini. Grazie a loro ci sentiamo tutti più italiani, più vicini alle persone. Ci contagiano con il loro entusiasmo e la loro generosa semplicità.

Sempre disponibili verso chi è meno fortunato, come dimostrano le tante ore lavorate e le somme elargite, gli alpini continuano a rappresentare una delle parti parte più sane e solidali della società civile.

 

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