Toni Capuozzo presenta a Sirmione ”La culla del terrore”

SIRMIONE - Il 27 aprile la biblioteca comunale di Sirmione accoglie il celebre giornalista, scrittore e inviato televisivo. Capuozzo presenta il suo ultimo libro “La culla del terrore”.

Una testimonianza d’eccezione per gli “Incontri con l’autore” organizzati dalla Biblioteca Comunale “Mario Ferrari”, raccontata in prima persona, che cerca di spiegare come è nato il terrore in nome di Allah, quando e dove.

Le origini dell’attuale terrorismo islamista, delle bandiere nere dell’ISIS, della guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli infedeli occidentali, vengono raccontati in questa prima, autentica opera di graphic journalism italiana.

Toni Capuozzo diventa narratore in prima persona della nascita del terrore in nome di Allah, in un libro a fumetti in bilico tra il reportage di guerra e il diario personale, tra il resoconto storico degli ultimi anni e l’autobiografia. L’opera è impreziosita dalla presenza di diverse fotografie di Toni Capuozzo inserite all’interno delle tavole disegnate e da numerosi articoli e lettere dal fronte del giornalista italiano.

Toni racconterà la propria testimonianza carica di attualità raccolta in Siria, facendoci vivere, attraverso i suoi racconti, gli step che hanno portato i cittadini di tutto il mondo a vivere nella paura degli attacchi terroristici.

Incontro con l’autore: Toni Capuozzo – “La culla del terrore” – venerdì 27 aprile 2018, ore 20:45 – Biblioteca Comunale di Sirmione, via Alfieri – Sirmione

Toni Capuozzo sarà intervistato dalla giornalista Elena Giordano.

 

Biografia di Antonio Capuozzo

Antonio Capuozzo nasce il 7 dicembre del 1948 a Palmanova, in Friuli Venezia Giulia, da madre triestina e padre (poliziotto) napoletano. Dopo aver vissuto a Cervignano del Friuli, frequenta il liceo “Paolo Diacono” di Cividale, dove consegue il diploma di maturità classica; nel 1968 prende parte alla contestazione studentesca, viaggiando anche in Germania e in Francia. Quindi, si iscrive all’Università di Trento, dove si laurea in Sociologia. Successivamente lavora a Marghera come operaio, per poi organizzare delle lotte dei soldati in Sicilia.

L’inizio della carriera di giornalista. Nel 1979 Toni Capuozzo intraprende l’attività giornalistica per il giornale “Lotta Continua”, dove stringe una forte amicizia con Adriano Sofri (entrambi, per altro, sono figli di un militare del sud e di una triestina); si occupa di America Latina, e all’inizio degli anni Ottanta riesce a ottenere un’intervista esclusiva allo scrittore Jorge Luis Borges, durante la Guerra delle Falkland. Diventato giornalista professionista, alla chiusura di “Lotta Continua” comincia a collaborare con i periodici “Epoca” e “Panorama Mese”, oltre che con il quotidiano “Reporter”; nel 1983 si vede assegnare il “Premio Salone del mare di Viareggio”.

Il giornalismo televisivo. Successivamente si avvicina alla televisione: per la trasmissione di Giovanni Minoli “Mixer” si occupa di mafia, per poi diventare inviato del programma “L’istruttoria”, condotto da Giuliano Ferrara; nel 1993 riceve il “Premio Brianza”. Divenuto un collaboratore dei telegiornali del Gruppo Mediaset, Toni Capuozzo diventa un esperto di conflitti internazionali, occupandosi delle guerre in ex Jugoslavia, in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Nel 1996 pubblica per Feltrinelli il libro “Il Giorno dopo la guerra”. Nel 1999 conquista il “Premio Saint Vincent” grazie a un servizio dedicato al dramma delle foibe, mentre per i reportage da Belgrado ottiene il “Premio speciale Ilaria Alpi”; l’anno successivo si vede assegnare il “Premio Nazionale Esercito” e il “Premio Flaiano”.

Gli anni 2000. A partire dal 2001 Capuozzo diviene curatore e conduttore di “Terra!”, programma di approfondimento settimanale del “Tg5”, telegiornale del quale è anche vicedirettore. Nel 2007, intervistato al programma di La7 “Le invasioni barbariche”, Toni Capuozzo rivela che durante la guerra a Sarajevo ha preso un bambino di sette mesi, privo di una gamba per colpa di una bomba (e quindi bisognoso di una protesi) e orfano di madre, e di averlo portato con sé, crescendolo fino a quando ha compiuto cinque anni.

Sempre nel 2007 la casa editrice Piemme dà alle stampe “Occhiaie di riguardo”, raccolta degli articoli che Capuozzo ha scritto per il quotidiano “Il Foglio”; in quel periodo il giornalista friulano riceve a Milano Marittima, in provincia di Ravenna, il premio “Cinque Stelle per il giornalismo”, oltre al “Premio Bacco d’Oro di Tradate”, al “Premio PulciNellaMente”, al “Premio Racconti del mondo” a Napoli e al “Premio Oriana Fallaci”.

Inoltre, ritorna in libreria pubblicando “Adios” per Mondadori e scrivendo il racconto “Dietro le quinte”, edito da EGA Editore in “Dispacci dal fronte”.

Nel 2009 si cimenta con il teatro: insieme con il complesso musicale di Luigi Maieron e lo scrittore Mauro Corona mette in scena lo spettacolo “Tre uomini di parola”, il cui ricavato viene impiegato per finanziare la realizzazione in Afghanistan di una casa-alloggio per il centro grandi ustionati della città di Herat.

Da freelance, Toni Capuozzo continua a collaborare con Mediaset; per “Tgcom24”, cura una rubrica intitolata “Mezzi Toni”.

Nel 2015 scrive “Il segreto dei Marò”, edito Mursia. Il suo ultimo lavoro è “La Culla del terrore” che racconta in prima persona la nascita del terrore in nome di Allah.

Fonte: biografieonline.it

Foto in alto tratta dalla pagina Facebook del giornalista.

 

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