Il nemico da combattere, in questo caso, è la Paysandisia archon, la «farfalla delle palme», lepidottero originario del Sud America che sulla riviera benacense sta uccidendo palme a centinaia, anche secolari, nei più bei giardini del lago (sono stati quantificati mille casi tra Padenghe e Toscolano).
Contro la Paysandisia, Salò schiererà un altro animale, un suo antagonista naturale, appunto i nematodi, vermi microscopici, invisibili ad occhio nudo, ma letali per la farfalla killer che minaccia le palme attorno al golfo, elemento caratterizzante del paesaggio locale.
È un trattamento efficace e sicuro. Questi piccolissimi vermi, hanno la capacità di penetrare all’interno delle larve della farfalla tramite le aperture naturali e di portarle a morte per setticemia.
Si tratta peraltro di un sistema del tutto naturale e biologico, che non danneggia l’ambiente né la salute. Il trattamento sarà eseguito sulle palme di Salò e della frazione Barbarano nelle prossime settimane e sarà poi ripetuto in primavera.
I nematodi sono tra l‘altro efficaci anche contro il Punteruolo Rosso (Rhynchophorus ferrugineus), altro nemico delle palme gardesane, un coleottero proveniente dall’Asia Sud Orientale che le divora dall’interno, causandone la morte.
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