Depuratore del Garda, il PD di Salò chiede una valutazione “super partes”

LAGO DI GARDA - Il Direttivo del PD di Salò interviene nel dibattito sul progetto del nuovo sistema della depurazione gardesana: «E' mancata la condivisione. Serve un’ulteriore valutazione tecnica “super partes"».

Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, il comunicato del PD di Salò. Eccolo.

«Il depuratore del Garda: disastro, opportunità? Sono ormai mesi, se non anni, che si discute ai vari livelli politico-istituzionali del progetto di depurazione del lago di Garda; il circolo del Partito Democratico di Salò da sempre si impegna nel proprio territorio, ha seguito, studiato, approfondito, tutti i progetti che nel tempo sono via via emersi e non è stato un compito semplice, poichè spesso le notizie erano frammentarie, i progetti di massima, tante le variabili territoriali e progettuali, che generavano preoccupazioni e perplessità con il passare del tempo.

Nelle scorse settimane ci siamo attivati per coinvolgere i circoli del Garda e della Valle Sabbia e oggi, in un quadro che ci consegna un dibattito fatto spesso più sui media che in incontri con la cittadinanza e coi livelli istituzionali. ci teniamo a ribadire alcuni punti che riteniamo fondamentali e che nei prossimi giorni trasmetteremo ai nostri rappresentanti istituzionali: è di vitale importanza che si faccia tutto il possibile per mantenere e, se possibile, implementare i 100 milioni che il governo del PD aveva stanziato.

Il progetto della depurazione del lago è impegnativo sotto tutti i punti di vista, a partire da quello economico e perdere questo finanziamento rappresenterebbe un disastro e una sconfitta per tutti; la difesa dell’ambiente rappresenta per noi da sempre un valore non negoziabile, il Lago di Garda e il fiume Chiese hanno bisogno di progetti seri che ne salvaguardino le comunità, le peculiarità territoriali ed anche le realtà produttive, qualsiasi decisione non potrà non tenere conto di questo. Non possiamo non sottolineare, con rammarico, come chi di competenza non ha fornito chiarezza e condivisione, per tal motivo siamo convinti che necessiti un ampio coinvolgimento territoriale, sia tra le amministrazioni, che con le associazioni e i cittadini, per costruire un percorso che sia comune e che permetta così alle comunità di condividere queste scelte e non come decisioni calate dall’alto.

La localizzazione dell’impianto previsto a Gavardo.

 

Il progetto del “depuratore del Garda” è impegnativo sia in termini ambientali che economici; troppi ad oggi sono gli aspetti che ci lasciano perplessi: l’ubicazione, l’impatto su territori, infrastrutture, ambiente e comunità; altri che non sono stati ancora approfonditi come le mitigazioni previste e il traffico che inevitabilmente verrà a crearsi.

E’ evidente – continua il PD salodiano – l’assenza di una valutazione tecnica “terza” ed indipendente, non viziata in origine da vincoli imposti dal probabile futuro gestore, relativamente alla migliore definizione di schema del collettamento e localizzazione degli impianti come la scelta, forse frettolosa, di abbandonare l’attuale schema di collettamento che prevede alcuni tratti di condotta sublacuale; non si comprende perché si voglia rinunciare a perseguire una soluzione unitaria con la sponda Veronese, dato il comune interesse e la natura stessa dello stanziamento ministeriale. Siamo certi che ci sia ancora il tempo per dare le risposte che le nostre comunità si attendono.

A questo punto varrebbe quindi sicuramente la pena disporre di un’ulteriore valutazione tecnica “super partes”, valutazione che potrà essere effettuata nel lasso di tempo che precede l’avvio dell’iter amministrativo preannunciato degli enti competenti; una valutazione tecnica autorevole, indiscutibilmente di alto profilo, e che si proponga di perseguire la soluzione più efficace (anche in termini di futura gestione degli impianti), piuttosto di quella più frettolosa.

Perché non si tratta di mediare tra posizioni del “non a casa mia”, ma di capire come e perché fare una scelta per rispondere ad una domanda, la depurazione del Garda, alla quale si vuole, si può e si deve dare la migliore risposta possibile. Necessita sicuramente informare la cittadinanza e per tal motivo come già detto pubblicamente nell’Assemblea delle associazioni e dei comitati civici del 7 ottobre a Gavardo, il Pd di Salò è e sarà a disposizione della cittadinanza, anche attraverso l’organizzazione di gazebo informativi nelle prossime settimane».

Il Direttivo del PD di Salò

Lo schema della futura depurazione del Garda Bresciano, con i depuratore (D) di Gavardo e Montichiari.

 

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