La lince B132 torna a farsi vedere nel Parco Alto Garda Bresciano

ALTO GARDA - La lince B132 torna nel bresciano. Dopo l'avvistamento registrato in dicembre sui versanti trentini del Tremalzo, in Val di Ledro, il felino è stato immortalato da una fototrappola di Hidden Garda piazzata nell'Alto Garda Bresciano.

Gran colpo di Hidden Garda, gruppo di appassionati del territorio dell’Alto Garda che punta i suoi obiettivi sul lato nascosto delle montagna altogardesane e sui loro splendidi abitatori.

L’occhio di una fototrappola posizionata nel Parco Alto Garda Bresciano ha inquadrato la lince B132, l’unico esemplare la cui presenza è stata accertata a cavallo tra Bresciano e Trentino ed in generale sulle Alpi italiane, ad eccezione di pochissimi singoli individui presenti nel Friuli settentrionale al confine con la Slovenia.

B132 è un esemplare maschio nato nel 2006 nel cantone del San Gallo in Svizzera (dove è presente una piccola popolazione, reintrodotta dalle autorità locali) e che ha raggiunto la provincia di Trento nel 2008. Radiocollarato una prima volta nel Parco nazionale Svizzero nel 2008, è stato poi radiomarcato ancora in Trentino due volte: nel 2010 e nel 2012.

Altre info su B132 a questo link: grandicarnivori.provincia.tn.it/La-lince/LA-STORIA-DI-B132

Areali frequentati da B132 dal 2008 (Fonte: Rapporto Orso 2015).

 

La conferma della sua presenza costituisce un segnale positivo sia in termini di qualità dell’ambiente che lo ospita che dal punto di vista del rispetto nei suoi confronti dimostrato dai cacciatori, che hanno collaborato da sempre al monitoraggio dell’animale.

Il felino era stato ripreso lo scorso dicembre (leggi qui) da alcuni cacciatori all’interno della riserva di Molina di Ledro. L’ultimo avvistamento risaliva a 6 mesi prima (ne avevamo scritto qui).

Al momento non sono stati avvistati esemplari femmina, pertanto B132 viene considerato un animale solo, non in grado di riprodursi e, purtroppo, di dare continuità alla presenza della specie.

Ecco il video che in dicembre era stato diffuso dalla Provincia Autonoma di Trento.

La lince

La lince eurasiatica (Lynx lynx, Linnaeus, 1758) è un carnivoro appartenente alla famiglia dei Felidi, genere Lynx.
La più antica razza di lince, di circa quattro milioni di anni, è stata trovata in Africa. L’antenato di tutte le linci attuali era distribuito su gran parte dell’emisfero settentrionale. Si è evoluto nella lince rossa (Lynx rufus) in Nord America, nella lince iberica (Lynx pardinus) in Europa e nella lince eurasiatica (Lynx lynx) in Asia. Successivamente, la lince eurasiatica colonizzò l’Europa, dove sostituì la lince iberica su gran parte dell’area, ad eccezione della penisola iberica.

 

Nel tardo Pleistocene, la lince eurasiatica si espanse anche nel Nord America, dove si è evoluta nella lince canadese (Lynx canadensis).Attualmente queste 4 specie sono distribuite su gran parte dell’olartico. La lince rossa (o bobcat) è distribuita prevalentemente negli Stati Uniti, estendendosi a sud, fino al Messico. La lince canadese abita quasi esclusivamente le regioni di tundra e taiga del sub-continente nordamericano. Tra le due specie esiste una fascia di sovrapposizione (Ragni 1998; Boitani et al., 2003). Le altre due specie sono presenti in Europa – la lince eurasiatica e la lince iberica (o pardina). La specie eurasiatica vive attualmente nelle Alpi, nei Carpazi, nei Balcani, in Scandinavia e in alcune piccole aree dell’Europa centrale, mentre la lince iberica solo in limitate aree della Spagna sud occidentale.

In genere abita zone forestali, che le permettono di trovare rifugio e prede. Non si limita a vivere in una particolare fascia altitudinale, anche se in Europa centro-meridionale frequenta principalmente le zone montane, soprattutto boscate.

La lince B132 ripresa da una fototrappola in Val Lorina.

 

La lince eurasiatica è un felino di medie dimensioni, dal portamento elegante e molto difficile da vedere in natura.
Il suo comportamento elusivo e i suoi ritmi di attività per lo più notturni e crepuscolari, la sua diffidenza nei confronti degli ambienti antropici e la sua sporadica presenza sul territorio italiano, rendono quello con la lince il più raro degli incontri che si possano fare con i grandi carnivori.
Specie solitaria, vive in coppia solo durante il periodo degli amori. L’unico lungo “rapporto sociale” lo ha la madre con i cuccioli (Vedi “Riproduzione”).

Per quanto concerne l’Italia, la lince ed il gatto selvatico (Felis silvestris silvestris), rappresentano gli unici felini autoctoni presenti attualmente e storicamente sul territorio.
Ad oggi (2019) la presenza certa della lince in Trentino è rappresentata da un unico esemplare maschio giunto nel 2008 dalla Svizzera e denominato con la sigla B132 (vedi “Storia della lince in Europa, in Italia e sull’arco alpino” e “La storia di B132”).

Foto: C. Frapporti – Archivio Servizio Foreste e fauna Provincia Autonoma di Trento.

 

In questi anni non si sono mai registrati danni alla zootecnia attribuibili alla lince sul territorio provinciale.
Questo maschio di lince, nato nel 2006 nella Svizzera nord-orientale (canton San Gallo), allontanatosi dall’areale natale nel 2007 oltrepassando l’Engadina, era entrato poi in Italia arrivando in Trentino, in alta Val di Sole, nel marzo del 2008. Negli anni successivi l’esemplare è stato monitorato in modo costante dal personale del Servizio Foreste e fauna, anche grazie all’applicazione di un radio collare (in due occasioni), ed ha frequentato soprattutto il gruppo di Brenta, per poi spostarsi nel basso Chiese a partire dal 2012 dove è ancora presente, spaziando dalla Val di Ledro alla Val Daone.

Le più recenti segnalazioni (del 2018) rappresentano un dato importante per la conferma della presenza della lince in Trentino, preziosa rarità per il nostro territorio ed esemplare di una specie a rischio di estinzione sull’arco alpino, che ospita una sola popolazione vitale in Svizzera (info tratte da grandicarnivori.provincia.tn.it).

Foto: immagine da fototrappola di B132 – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT.

 

 

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