Vi manca la montagna? 5 consigli del Soccorso Alpino per passare il tempo a casa

Prosegue la quarantena. E le idee su come impegnare il tempo possono iniziare a scarseggiare. Per questo motivo il Soccorso alpino ha selezionato cinque consigli utili per tutti gli appassionanti della montagna e delle grotte. 

Dare un’occhiata alle webcam che inquadrano centianaia di montagne nel mondo, guardare gratuitamente alcuni dei 100 film Banff Centre Mountain Film Festival…. Ecco le proposte del CNSAS per alleviare la nostalgia della montagna.

1- Leggi gratuitamente online il nuovo numero di Montagne360, la rivista del CAI – Club Alpino Italiano. Lo puoi scaricare qui: https://bit.ly/2QJDZXv

2 – Rivedi le puntate di Linea Bianca, la trasmissione di Rai1 condotta da Massimiliano Ossini: https://bit.ly/2JfMK7m

3 – Guarda alcuni dei 100 film, cortometraggi e documentari messi a disposizione gratuita dal Banff Centre Mountain Film Festivalhttps://bit.ly/2xkdZLB

4- Scopri il nostro canale YouTube con oltre 30 video dedicati alle attività del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAShttps://bit.ly/3akXEET

5 – Dai un’occhiata alle webcam che inquadrano in tempo reale centinaia di montagne in giro per il mondo: https://bit.ly/3akwttI

Cinque buoni motivi per restare a casa.

 

#iorestoacasa, l’appello del Soccorso Alpino

Il Paese è in difficoltà: i medici e gli infermieri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS sono impegnati insieme agli altri colleghi ad assistere migliaia di contagiati dal nord al sud Italia. Sapete bene che per effettuare un soccorso speleologico in grotta o un soccorso alpino in alta montagna dobbiamo impegnare decine di operatori, compreso il personale sanitario. Immaginate quindi le difficoltà a cui andremmo incontro in questo momento per effettuare un soccorso, un soccorso che naturalmente metteremmo in atto, ma che potrebbe innescare una delicata gestione post intervento.

Ci sarà tempo per scalare nuovamente una montagna, ci sarà tempo per esplorare di nuovo insieme una grotta.

Adesso però è il tempo di fermarsi. Il tempo di essere responsabili verso sé stessi, verso gli altri e verso l’Italia. Come è scritto nella Costituzione italiana: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Dobbiamo difendere questi valori, dobbiamo salvaguardare i nostri medici, i nostri infermieri e l’Italia da un collasso del Servizio Sanitario Nazionale. Non vengono chiesti sacrifici immani, non viene chiesto di scalare una montagna da 3000 metri: viene chiesto di rimanere in casa per un breve periodo di tempo.

#iorestoacasa non è uno slogan, non è un hashtag per riempire i social ma un invito concreto a limitare al massimo gli spostamenti non necessari.

Ce la possiamo fare. Ce la faremo. Coraggio, Italia! ??

 

 

 

 

 

 

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