È online “Brescia si legge”, il sito web dedicato ai libri bresciani

BRESCIA - Bresciasilegge.it è un progetto collettivo di promozione culturale nato per promuovere gli autori che parlano della nostra provincia e per far incontrare la domanda e l’offerta di cultura “a chilometro zero”.

Il portale www.bresciasilegge.it è, per ora, un sito web, gestito da una community di volontari e si propone Il di diventare il punto di riferimento sia per i lettrici e lettori interessati a conoscere meglio ciò che gli accade intorno, sia per autrici e autori locali che spesso faticano a farsi conoscere e quindi a costruirsi un pubblico. Il progetto è attivo ormai da quasi due mesi e già sta cominciando a farsi conoscere tra chi legge, scrive, osserva e ama i libri della nostra provincia.

“Il portale bresciasilegge.it ospita recensioni, interviste a scrittrici e scrittori e segnalazioni di libri scritti, ambientati oppure ispirati a Brescia”, spiegano i promotori, ovvero una dozzina di volontari (tra chi legge con passione, scrive letteratura, insegna, lavora in biblioteca o in libreria, organizza eventi culturali) attivi in un quello che vuole essere “un progetto aperto e no profit. Un progetto che nasce per fare rete e che vive delle segnalazioni e dei contributi di un’ampia rete di collaborazioni che vorremmo crescesse e diventasse sempre più eterogenea”.

 

Le cose da fare, d’altra parte, non mancano. “Anche se molti non lo sanno (ed in un certo senso nonostante questo), Brescia è una provincia in cui vengono scritti e pubblicati molti libri. Romanzi e saggi spesso interessanti e ben scritti, che hanno il pregio di farci vedere ciò che ci sta intorno (il presente, il passato ed il futuro della nostra provincia) sotto lenti nuove. Crediamo che sia importante valorizzare questa produzione “locale” non tanto per campanilismo, ma perché ci può aiutare a capire meglio il tempo e lo spazio in cui viviamo. Occuparci di libri bresciani non è un modo per chiuderci, ma al contrario è un modo per “leggere” meglio ciò che ci sta vicino ma che spesso non conosciamo affatto. Un modo per alimentare la consapevolezza e la cittadinanza attiva, e per sostenere chi nella nostra provincia si occupa di Cultura”.

In meno di due mesi il sito web ha già pubblicato una quindicina di contributi, tra interviste, recensioni ed elenchi ragionati. Si va dalle conversazioni esclusive con gli scrittori bresciani Alberto Albertini (il cui romanzo d’esordio, che ha ottenuto risonanza nazionale, è ambientato in un’industria bresciana in crisi) ed Enrico Giustacchini (autore di un fortunato ciclo di gialli ambientati nel medioevo bresciano; qui la recensione dell’ultimo lavoro), alle recensioni dei libri di Esperance Ripanti (giovane afro-discendente cresciuta a Flero, che ha scritto il “manifesto della donna nera italiana” per l’editore milanese People) e di Federico Gervasoni (il cui saggio sul neofascismo bresciano, pubblicato da un editore locale, è già giunto alla seconda edizione). Gli articoli proposti dal sito, una volta al mese, sono raccolti e spediti ai centinaia di aderenti alla Newsletter, oltre che costantemente condivisi tramite i profili Facebook e Instagram del progetto.

“Per mostrare la ricchezza della produzione culturale bresciana, uno degli strumenti che abbiamo individuato è quello (crediamo senza tempo) degli elenchi ragionati: liste di titoli notevoli che trattano un tema locale in modi diversi. Fino ad oggi, grazie anche all’aiuto di uno storico che collabora al progetto e della Fondazione Trebeschi, abbiamo pubblicato una lista di libri sulla storia del movimento operaio bresciano (in occasione del Primo Maggio) ed un pezzo sui 12 libri che meglio raccontano la Strage di Piazza della Loggia”.

“Crediamo che il progetto Brescia si legge – dicono i promotori – abbia un buon potenziale: la nostra provincia è una provincia grande, popolosa e nonostante tutto anche fertile da un punto di vista culturale” concludono i promotori. Per rafforzare il progetto siamo costantemente alla ricerca di collaborazioni: è fondamentale unire le forze, che nel territorio ci sono anche se spesso non riescono a rendere come potrebbero, per contribuire insieme a costruire qualcosa che funzioni. Per aiutarci o anche solo curiosare scriveteci a [email protected]”.

 

 

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