Ex Tavina, nuova proprietà e nuova proposta di Piano attuativo

SALÒ – La nuova proprietà del comparto ex Tavina ha presentato la proposta di un nuovo Piano attuativo. Confermata la previsione alberghiera e ridotta del 20% quella residenziale. Intanto l'associazione Scelgo Salò propone di farci il Presidio sanitario territoriale.

Si tratta di una delle questioni urbanistiche aperte che l’Amministrazione intende chiudere in via definitiva nel prossimo futuro e che in queste ore, dopo anni di stallo, si sta rimettendo in moto.

La notizia degli ultimi giorni è che la nuova proprietà si è fatta viva con l’Amministrazione comunale, non solo prospettando in via preliminare le proprie intenzioni urbanistiche, ma presentando istanza formale di un nuovo piano attuativo, che peraltro prevede una decisa riduzione del peso insediativo destinato al residenziale rispetto a quello, rimasto inattuato, che era stato definito qualche anno fa.

Nella nuova proposta vengono mantenute invariate le superfici destinate alla destinazione alberghiera (un hotel da 8mila metri quadrati) e commerciale (330 mq).

Calano invece le superfici a destinazione residenziale: 20.650 i mq previsti dal vecchio piano, 17mila quelli contemplati nella nuova proposta.

«Una riduzione non da poco – ha dichiarato il sindaco Giampiero Cipani –, che potrebbe diventare ancora più consistente visto che il gruppo proprietario sta addirittura valutando se non sia più opportuno, alla luce delle tendenze del mercato attuale, puntare esclusivamente sulla ricettività turistica, magari realizzando appartamenti classificati come residenze turistico-alberghiere. Inutile dire che l’Amministrazione è molto soddisfatta di una proposta simile».

L’ingresso della fabbrica dismessa.

 

L’obiettivo del Comune è quello di riconvertire l’area nel modo più consono al contesto territoriale in cui si trova. «Aver favorito il trasferimento degli impianti di imbottigliamento nell’area artigianale di Cunettone – dice Cipani – è stata un’operazione che consentirà a Salò di fare un salto di qualità dal punto di vista turistico. Dove prima c’era lo stabilimento Tavina potrà sorgere un grande hotel a 4 stelle, e su questo la proprietà del comparto mi sembra parecchio determinata, tanto da ipotizzarne l’apertura nel 2023. Poco distante, alle Versine – continua il sindaco –, sta sorgendo un resort 5 stelle. Questa parte del territorio diventerà così, com’era nelle strategie della nostra Amministrazione, un’area destinata allo sviluppo turistico, con due nuovi alberghi, che si affiancheranno al 3 stelle Conca d’Oro già presente in zona».

Staremo a vedere. Al momento siamo ancora alla fase delle richieste di parere preliminare, ma sembra che non manchi la sintonia tra il Comune e la nuova compagine proprietaria.

In basso a destra la vecchia fabbrica Tavina. A sinistra il cantiere del resort alle Versine.

 

Scelgo Salò: un’idea diversa per l’area ex Tavina

Pubblichiamo il comunicato diffuso su questo tema dall’associazione Scelgo Salò.

«La notizia di una nuova proposta sull’area ex Tavina apparsa sulla stampa nei gironi scorsi, segue la vendita dell’area ex Tavina, pare per un importo ben lontano dai valori che per almeno 10 anni hanno tenuto in scacco il Comune di Salò ed una seria e realizzabile progettualità per tale area

Non è nostra intenzione oggi ripercorre i numerosi “l’avevamo detto” che verrebbero spontanei.

Prendiamo una citazione dell’articolo apparso sul recente numero del periodico dell’Amministrazione “Salò e i Salodiani” . “il futuro dell’ex comparto industriale Tavina, ai piedi della salita zette, è una delle questioni urbanistiche più rilevanti e strategiche che Salò dovrà affrontare nei prossimi anni”

In questo solco vogliamo proporre ai nostri concittadini e alle forze politiche che amministrano Salò una concreta proposta di riconversione per l’area ex Tavina, che parta e tenga conto delle necessità del nostro territorio, non solo salodiano e dia finalmente risposte anche ai cittadini.

Ci riferiamo alla situazione sanitaria locale che, è sotto gli occhi di tutti, è fortemente deficitaria in termini di presidi territoriali efficaci a dare una vera risposta ai bisogni sanitari della zona, dall’Alto Garda a Salò e comuni limitrofi.

Pensiamo perciò, e proponiamo all’attenzione della cittadinanza e dell’amministrazione, che nell’area ex Tavina possa trovare collocazione il PREST (Presidio Territoriale) così come definito dalla riforma sanitaria lombarda che assegna al ns territorio una struttura di questo tipo e che ad oggi NON ha ancora trovato un’adeguata sistemazione. Nei mesi scorsi si è sentito parlare di una localizzazione a Roè, ma è noto quali e quanti siano i problemi sull’area individuata.

La parallela realizzazione del Parco dell’Arka, che a seguito dell’insistenza dei Consiglieri Comunali della Lista Scelgo Salò nel precedente mandato elettorale, è stato previsto nel Piano di Governo del Territorio consentirebbe di dare una prospettiva seria e allineata ai bisogni del territorio, ad un’area ex industriale, all’ingresso del Paese che può davvero fare la differenza per gli anni a venire abbinata anche al recupero della zona “ex gasometro”, anch’essa ferma da anni senza prospettive concrete.

Pensiamo quindi ad un grande progetto d’area.

Pensiamo sia un’occasione davvero unica per “ridisegnare” Salò e per recuperare la centralità del ns Comune nell’ambito dei servizi territoriali per un’ampia zona del Garda.

Su questo tema invitiamo l’Amministrazione a mettere in atto tutte le necessarie attività affinché si possa porre al centro della programmazione la realizzazione di questo ambizioso progetto, includendo tra queste anche un’importante attività di partecipazione ed informazione alla cittadinanza che va necessariamente coinvolta.

Si tratta infatti di un progetto che va al di là degli schieramenti politici, attorno al quale è possibile far convergere l’intera comunità salodiana che su una prospettiva comune di rilancio, soprattutto dopo l’esperienza Coronavirus, può trovarsi unita e forte anche nei necessari dialoghi con gli Enti superiori.

Da parte nostra – conclude l’Associazione Scelgo Salò -, per quanto potremo fare, siamo a disposizione».

 

 

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